Re Carlo o dell’elogio del «Soft Power» dell’Italia

Re Carlo o dell’elogio del «Soft Power» dell’Italia

La sera di venerdì, con la Gran Bretagna sferzata da una gelida pioggia invernale, una raduno di celebrità, italiane e britanniche, ha filato lungo la campagna inglese del Gloucestershire: nella tenuta di Highgrove, Re Carlo III ha ospitato una cena in onore dell’Italia, per celebrare “Slow Food” e “Slow Fashion”, la passione per il cibo e la moda italiana unita all’attenzione per il pianeta, da sempre un cavallo di battaglia del sovrano.

Metti una sera a cena

La maestosa villa di campagna, di epoca georgiana, fu comprata nel 1980 dal Duchy of Cornwall, l’immensa rendita terriera che spetta al Principe del Galles (il titolo dell’erede al trono d’Inghitlerra, oggi in capo a William) e Carlo, all’epoca ancora principe-in-attesa, la scelse come sua residenza privata, nello stesso anno del matrimonio con Lady Diana. Lì, il Re d’Inghilterra ha ospitato una serata unica, e storica, per le relazioni tra Italia e Inghilterra. Gli 80 ospiti, di cui circa 60 italiani, racchiudevano il gotha del mondo del lusso: da Donatella Versace a Lorenzo Bertelli (il figlio di Patrizio e Miuccia Prada), da Remo Ruffini (il patron di Moncler) a Renzo Rosso di Diesel e Angela Missoni.

Viaggio in Italia

L’occasione, già di per sè memorabile, è servita anche come “tappa di avvicinamento” per l’altro grande storico evento tra il Regno Unito e l’Italia, nel 2025: la visita di Stato del Re. Carlo è già stato decine di volte nel paese, 18 per la precisione, ma questa sarà la prima da sovrano, dopo che è succeduto a sua madre, Elisabetta II, nel 2022.

Il programma ufficiale, come da cerimoniale prevede due giornate di incontri istituzionali, una in Vaticano, dal Papa, e una al Quirinale, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo riceverà e offrirà una cena di gala.

“Dire che siamo entusiati di visitare l’Italia è un classico understatement (attenuazione) britannico” ha annunciato il sorvano nel discorso durante il banchetto, elogiando la grande forza dell’Italia: “Nel cibo e nell’abbigliamento ha evitato la sovra-produzione che ha distrutto molte attività e tradizioni: è riuscita a difendere le diversità del paese e gli eco-sistemi” secondo quanto riportato dai presenti.

Fonte: Il Sole 24 Ore