Record di accordi tra gruppi farmaceutici internazionali e biotech cinesi

Record di accordi tra gruppi farmaceutici internazionali e biotech cinesi

Le partnership iù “costose”

L’operazione più significativa per pagamento upfront è stata quella di Pfizer con 3SBio: a maggio 2025, il colosso americano ha siglato un accordo di licensing per SSGJ-707, un anticorpo bispecifico diretto contro PD-1 e VEGF. Pfizer ha versato 1,25 miliardi di dollari, più 100 milioni in equity e fino a 4,8 miliardi saranno riconosciuti nelle fasi successive, ottenendo così i diritti su un farmaco in fase III in Cina per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule, del carcinoma colorettale metastatico e di diversi tumori ginecologici. Nella stessa direzione nel 2024 si era mossa Merck acquisendo i diritti globali di sviluppo, produzione e commercializzazione di LM-299, un anticorpo bispecifico di LaNova Medicines, attualmente in fase I in Cina per tumori solidi, pagando 588 milioni di dollari upfront. E proprio Merck ha rafforzato i legami con l’industria cinese a marzo 2025 attraverso una partnership con Jiangsu Hengrui Pharmaceuticals per HRS-5346, un farmaco cardiovascolare, in un’operazione dal valore potenziale di 1,97 miliardi di dollari, di cui 200 milioni upfront. Il farmaco, in fase II in Cina, è un inibitore orale della lipoproteina(a), in grado di ridurre la formazione di colesterolo, grassi e proteine nel sangue, abbassando così il rischio di infarto, ictus e altre patologie cardiovascolari.

A marzo 2025, Novo Nordisk aveva annunciato l’investimento da 200 milioni di dollari upfront in una partneship con The United Bio-Technology per UBT251, farmaco contro obesità, diabete di tipo 2 e altre patologie. Più recentemente, a giugno 2025, Regeneron ha ottenuto i diritti fuori dalla Cina di HS-20094, un agonista dei recettori GLP-1/GIP di Hansoh Pharma in fase III, versando 80 milioni di dollari upfront.

Anche AstraZeneca è stata particolarmente attiva sul fronte delle operazioni in Cina nel 2025. A marzo, la multinazionale ha annunciato un investimento da 2,5 miliardi di dollari a Pechino per la creazione di un nuovo centro di R&S e il lancio di numerose collaborazioni scientifiche. Tra queste, una partnership strategica con Harbour BioMed per sviluppare anticorpi multispecifici di nuova generazione in immunologia e oncologia. L’accordo, che prevede pagamenti upfront, ulteriori pagamenti a breve termine e opzioni per un totale di 175 milioni di dollari, sfrutterà la piattaforma Harbour Mice® di Harbour BioMed per la generazione di anticorpi umani completi.

A giugno 2025, tornando a collaborare con un partner di lungo corso, AstraZeneca ha firmato un accordo con CSPC Pharmaceutical Group, versando 100 milioni di dollari upfront per la scoperta e lo sviluppo di candidati orali innovativi attraverso la piattaforma di drug discovery basata su AI e motore duale di CSPC.

Negli ultimi anni le aziende cinesi si sono affermate come player di primo piano nel mercato degli antibody-drug conjugates (ADC), con big pharma come Merck & Co., Roche e GSK che hanno siglato partnership con biotech locali per accedere a queste terapie oncologiche. La tendenza è proseguita nel 2025: a maggio, Astellas ha firmato un accordo da 1,34 miliardi di dollari con Evopoint Biosciences per XNW27011, un ADC innovativo in fase clinica contro CLDN18.2, target emergente per il trattamento dei tumori gastrici.

Fonte: Il Sole 24 Ore