Record per Frida Kahlo e surrealisti da Sotheby’s
L’ultima tornata di aste serali a New York del 20 novembre da Sotheby’s ha concluso nel migliore dei modi una settimana intensa che ha visto il mercato reagire positivamente alla proposta di opere di qualità provenienti da collezioni prestigiose. Il ruolo delle collezioni è stato cruciale anche e, soprattutto, in quest’ultima occasione, in cui la serata è stata scandita da tre cataloghi distinti, i primi due dedicati rispettivamente ad una collezione di Impressionismo e primo ‘900, la seconda di arte Surrealista, mentre il Catalogo generale a sua volta comprendeva due collezioni e lotti posti in vendita dalla Phillips di WashingtonDC. Il risultato complessivo aggiunge 304,6 milioni di dollari al realizzo di Sotheby’s portandolo oltre a 1,1 miliardi di dollari nel corso della settimana, con tutti e 66 lotti venduti (dopo tre ritiri), appena oltre la stima alta complessiva di 289 milioni di dollari dopo l’aggiunta delle commissioni. Sono stati raggiunti anche quattro record tutti per opere Surrealiste del secondo catalogo denominato ‘Exquisite Corpus’ per non rivelare l’identità del collezionista.
La collezione Pritzker
L’avvio alla serata è stato dato da 13 opere di grandi nomi a cavallo fra Impressionismo e primo Novecento collezione Cindy e Jay Pritzker, che hanno suscitato diverse contese a colpi di rilancio milionari realizzando in totale 109,5 milioni di dollari, grazie soprattutto ad una Natura morta di Van Gogh della fine del 1887: ‘‘Romans parisiens’ raffigura un gruppo disordinato di libri aperti e fiori in un’atmosfera domestica solare, ed è stata contesa fino a superare la stima a richiesta in eccesso di 40 milioni, finendo a 62,7 milioni di dollari forse ad un cliente asiatico rappresentato da un art advisor in sala. Si tratta del prezzo più alto per una Natura morta dell’artista; un secondo suo lavoro, un disegno di un giardino pubblico del 1988, ha raggiunto la stima alta di 3 milioni di dollari con le commissioni. Un secondo lotto della collezione ha superato la soglia dei dieci milioni e la sua stima alta a 10,4 milioni di dollari con le commissioni: una sensuale figura di Henri Matisse ‘Leda et le cygne’ dipinta cavallo della guerra fra 1944 e 1946, andata agilmente oltre la garanzia di parte terza; quattro lotti erano garantiti da terzi, ma solo uno è andato venduto sotto la stima bassa.
Il Surrealismo del catalogo ‘Exquisite Corpus’
Anche il secondo catalogo ha suscitato diverse gare di rilanci, che hanno portato i 24 lotti ad un ricavo complessivo di 98,1 milioni di dollari. Anche in questo caso grazie al risultato record di ‘El sueno (La cama)’ di Frida Kahlo, opera di grande intimità con autoritratto dell’artista dipinta in un momento particolarmente drammatico della sua vita, nel 1940, partita dalla stima garantita da terzi di 40-60 milioni di dollari e contesa fino a 54,7 milioni con le commissioni, oltre mille volte il realizzo in asta nel lontano 1980. Si tratta non solo di un record personale, ma anche in assoluto per un’artista. Il catalogo presentava inoltre altre cinque artiste associabili al movimento Surrealista, con risultati oltre le aspettative per due lavori di Kay Sage aggiudicati a 2 milioni di dollari ciascuno, un’opera di Valentine Hugo a 825mila dollari, ben otto volte la stima bassa, una tela di Remedios Varo del 1943 a 950mila dollari e un secondo record per un lavoro di Dorothea Tanning del 1951 ‘Interior with Sudden Joy’ che ha superato la stima alta a 3,2 milioni di dollari con le commissioni.
Per una volta, Magritte non è stato protagonista di un catalogo di Surrealismo, pur portando 11,5 milioni di dollari di realizzo complessivo con cinque opere vendute, lasciando spazio ad altri due record per altrettanti artisti: ‘Fata Alaska’ di Wolfgang Paalen del 1937 a 1 milione di dollari, tre volte la stima bassa, e Hans Bellmer che ha superato due volte il suo record nella stessa serata, la seconda volta con ‘Les Bas rayes’ del 1958 che ha sfiorato il milione di dollari a 943mila dollari. Ben 17 lotti erano garantiti da parti terze, ma solo due sembrano aver aiutato la vendita, mentre quattro non garantiti sono stati venduti aggiustando al ribasso in modo significativo le rispettive riserve, fra cui ‘Le Muse inquietanti’ di de Chirico del 1924 già posseduto da Breton che ha confermato la stima bassa di 3 milioni di dollari solo con dopo l’aggiunta delle commissioni.
Il catalogo generale di arte Moderna
A concludere la serata i 32 lotti del catalogo di proprietà diverse, divenuti 29 dopo tre ritiri fra cui un paesaggio di Monet stimato 4-6 milioni di dollari, che hanno portato un ricavo di 97 milioni di dollari con un numero limitato di otto garanzie di terzi, fra cui tutti i tre lotti provenienti dalla Phillips Collection la cui venduta ha suscitato diverse perplessità e opposizioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore