Regionali, al via lo spoglio in Valle d’Aosta. Nelle Marche urne aperte fino alle 15
Urne chiuse domenica sera, 28 settembre, in Valle d’Aosta dove oggi alle ore 8 è iniziato lo spoglio delle schede per eleggere il consiglio regionale che, a sua volta, dovrà scegliere il presidente della regione. Nelle Marche, considerata “ago della bilancia” di questa tornata autunnale e dove la sfida vede il centrodestra puntare sul governatore uscente, il meloniano Francesco Acquaroli e il centrosinistra sull’ex sindaco ed eurodeputato dem Matteo Ricci, si vota anche oggi, lunedì 29 settembre, dalle 7 alle 15. Il conteggio dei voti comincerà subito dopo la chiusura dei seggi. Al voto in tutto è chiamato circa un milione e quattrocentomila cittadini.
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La fotografia dell’affluenza
La prova dell’affluenza sta restituendo al momento un quadro non positivo, sicuramente per la regione adriatica. Ieri sera alle 23, le Marche hanno registrato un’affluenza del 37,7%, cinque punti in meno rispetto al 42,7% della stessa giornata nelle consultazioni del 2020. In calo anche l’affluenza in Valle d’Aosta, dove ha votato il 62,98% degli aventi diritto contro il 70,5% del 2020. Va però tenuto conto che la precedente tornata elettorale si era svolta in due giorni.
Sette regioni al voto
Sono 7 le Regioni in cui si vota questo autunno: Calabria, Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Come detto, si parte con la Valle d’Aosta il 28 settembre e le Marche (28 e 29 settembre). Poi tocca alla Calabria (5 e 6 ottobre) e alla Toscana (12 e 13 ottobre). In Campania, in Veneto e in Puglia le date scelte sono il 23 e 24 novembre. L’esito del voto nelle Marche e in Valle d’Aosta potrà fare da traino negli altri territorio
I candidati nelle Marche
La sfida nelle Marche si gioca tra il governatore uscente Francesco Acquaroli (Fdi e fedelissimo della premier Giorgia Meloni) e lo sfidante di centrosinistra Matteo Ricci, europarlamentare dem ed ex sindaco di Pesaro. Il Pd punta a riconquistare insieme agli alleati del campo largo (da Iv al M5s, ma senza Azione) l’ex regione rossa finita per la prima volta a destra cinque anni fa. La campagna elettorale ha avuto una chiara impronta nazionale, con la stessa Meloni, insieme ai suoi vice Antonio Tajani (Fi) e Matteo Salvini (Lega) andati nelle Marche a sostenere direttamente Acquaroni. Anche la segretaria Pd Elly Schlein e il presidente del partito Stefano Bonaccini sono saliti a dare una mano a Ricci.
Fonte: Il Sole 24 Ore