Regionali, sfida tra Occhiuto e Tridico in Calabria: ecco quando e come si vota

Regionali, sfida tra Occhiuto e Tridico in Calabria: ecco quando e come si vota

Archiviata la partita delle Marche con la conferma del governatore uscente Francesco Acquaroli del centrodestra, i riflettori si spostano in Calabria dove si vota il 5 e 6 ottobre 2025. Il centrodestra schiera Roberto Occhiuto (FI), che si è dimesso a luglio dopo essere stato indagato in un’inchiesta per corruzione. Otto le liste a sostegno: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Occhiuto Presidente, Forza Azzurri, Noi Moderati, Democrazia Cristiana-Udc e Sud chiama Nord-Partito Animalista. Per il centrosinistra (senza Azione, che anche in questa regione non presenta la lista) corre Pasquale Tridico, europarlamentare M5S ed ex presidente dell’Inps, sostenuto da sei liste (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Democratici e Progressisti, Casa riformista, Lista Tridico presidente e Alleanza Verdi e Sinistra). Intanto si registra qualche defezione per il comizio di chiusura di Pasquale Tridico. Con lui sul palco ci sarà Giuseppe Conte, tornato in Calabria dopo il voto delle risoluzioni alla Camera, ma non ci saranno né Elly Schlein (che potrebbe collegarsi) né Nicola Fratoianni, che parteciperanno invece al corteo di Piazza Vittorio a Roma.

Come si vota

L’elettore può votare per una lista circoscrizionale collegata al candidato presidente prescelto e, nell’ambito di questa lista, esprimere fino a due preferenze, purché riferite a candidati di sesso diverso. Non è previsto il voto disgiunto, quindi non è possibile votare per un candidato presidente e contemporaneamente scegliere una lista che sostiene un altro candidato.

Il confronto su SkyTg24

Durante “Il Confronto di SkyTg24” Occhiuto e Tridico – entrambi in videocollegamento – non se le sono mandate a dire su lavoro, sanità, e autonomia. Il primo “duello” è stato sul lavoro. Tridico ha citato i dati calabresi – «tasso di occupazione più basso in Europa, il 48%» – e ha annunciato un «piano di reclutamento pubblico, 3000 operatori per la cultura e 7.000 per l’ambiente» e Occhiuto ha ribattuto che non è «con l’assunzione di 7.000 forestali che si risolve il problema» ricordando i bandi messi in campo dal suo governo per le imprese con sgravi sulle assunzioni.

Distanze su lavoro, sanità e Ponte

Ancora più forti i toni sulla sanità, argomento altamente divisivo. «E’ un disastro, ospedali chiusi anche con il sostegno di Occhiuto, altri fantasma e intere aree senza assistenza» ha attaccato Tridico che ha proposto una guardia medica in ogni comune. «Non conosce la storia e nemmeno il presente» ha ribattuto Occhiuto che cita i cantieri «che io ho riaperto» ed avviato «dopo che per 20 anni erano rimasti sulla carta». E poi ha contrattaccato: «I commissari nominati dal governo Conte non hanno investito un euro né assunto un operatore sanitario».

Forti le distanze anche sul ponte sullo Stretto. Occhiuto lo ha definito un attrattore di altri investimenti mentre Tridico ha bollato l’opera come «non assolutamente prioritaria». Accuse incrociale anche sull’autonomia differenziata con Tridico che ha ricordato ad Occhiuto di avere votato in Conferenza delle Regioni insieme ai leghisti «che vogliono spaccare il Sud» e l’avversario che ha ribattuto di essere stato l’esponente del centrodestra «che più ha frenato fino a quando non si fossero definiti i Lep».

Fonte: Il Sole 24 Ore