Regno Unito, polemiche sulla carta d’identità digitale obbligatoria
LONDRA – Una carta d’identità digitale sarà obbligatoria per chi vuole lavorare in Gran Bretagna: questo l’annuncio del premier Keir Starmer, che ha presentato la misura come un modo per controllare l’immigrazione illegale.
“La carta d’identità digitale è una grandissima opportunità per il Regno Unito, – ha affermato Starmer -. Renderà più difficile lavorare illegalmente e renderà più sicuri i nostril confine, oltre a rendere più semplice la vita dei cittadini, che potranno dimostrare la propria identità rapidamente senza dover cercare vecchie bollette.”
Non sarà un documento cartaceo ma solo digitale, come una app sul telefono cellulare, e conterrà dati essenziali come nome, data di nascita, permesso di residenza o nazionalità e fotografia. La foto rende la carta d’identità più utile all’identificazione del numero di previdenza sociale (national insurance), che è obbligatorio mostrare per chiunque lavori in Gran Bretagna ma che viene spesso “prestato” ad altri o rubato per trovare un impiego in modo fraudolento.
Per gli italiani, abituati a portare sempre con sè carta d’identità o patente, l’annuncio di Starmer non sembra particolarmente controverso. Eppure in Gran Bretagna è già scattata la polemica e in poche ore oltre un milione di persone ha firmato una petizione contro l’introduzione delle carte d’identità obbligatorie.
Il timore di molti cittadini è che sia un’intollerabile violazione delle libertà civili. Allo stato in Gran Bretagna non c’è nessun obbligo di avere con sè un documento, neanche la patente quando si guida, o di dimostrare la propria identità, neanche quando si prenota un albergo o si viene fermati dalla polizia.
Fonte: Il Sole 24 Ore