regole, critiche e impatto sul mercato europeo

regole, critiche e impatto sul mercato europeo

BRUXELLES – La Commissione europea ha presentato ieri un codice di condotta, peraltro volontario, con il quale aiutare le imprese a rispettare il nuovo regolamento relativo all’intelligenza artificiale, che entrerà in vigore in agosto. L’iniziativa giunge mentre un gruppo nutrito di multinazionali europee del settore è molto critico della legislazione comunitaria, perché troppo vincolante rispetto a quella presente in altre giurisdizioni in giro per il mondo.

Il codice è stato messo a punto da 13 esperti indipendenti dopo aver sentito oltre 1.000 attori del settore. Il documento di quasi 60 pagine prende in conto tre aspetti: la trasparenza, i diritti d’autore, la sicurezza e la protezione. In particolare, raccomanda di escludere dai modelli di ricerca i siti noti per ripetuti attacchi di pirateria informatica. I colossi dell’intelligenza artificiale dovranno impegnarsi inoltre a verificare che le loro conversazioni non contengano linguaggio offensivo o violento.

Ricordiamo che le regole contenute nell’atteso regolamento entreranno in vigore il 2 agosto. Diventeranno applicabili un anno dopo per i nuovi modelli e due anni dopo per i modelli esistenti. L’obiettivo della legislazione è di garantire che i modelli generici di intelligenza artificiale sul mercato europeo, compresi quelli più potenti, siano sicuri e trasparenti. Di recente un gruppo di 46 imprese – tra cui Airbus, Lufthansa, BNP Paribas, e Mistral – ha chiesto la sospensione temporanea delle nuove regole.

Queste aziende accusano le norme comunitarie di «mettere a repentaglio le ambizioni europee in materia di intelligenza artificiale». A loro dire, «compromettono non solo lo sviluppo di campioni europei, ma anche la capacità di tutti i settori di utilizzare l’intelligenza artificiale sulla scala richiesta dalla concorrenza globale». Molte società e anche governi avevano criticato il testo non appena era stato adottato. In risposta alle critiche, la Commissione europea ha ricordato di essere al lavoro su un progetto di semplificazione della legislazione relativa al mondo digitale.

Fonte: Il Sole 24 Ore