Renault, ecco i favoriti per il dopo de Meo. Cambio al vertice anche in Italia

Renault, ecco i favoriti per il dopo de Meo. Cambio al vertice anche in Italia

Non mancano gli underdog

Non manca chi guarda con interesse anche a François Provost, da anni braccio destro di de Meo e figura di peso nell’area acquisti e partnership. E qualcuno ipotizza un possibile ritorno in azienda di Thierry Piéton, ex CFO, ora in Medtronic, molto apprezzato dagli investitori per il ruolo avuto nel rilancio del gruppo.

Più esterna, ma non da escludere, la carta Wayne Griffiths, ex CEO di Cupra e Seat, manager britannico con una lunga esperienza nel gruppo Volkswagen e ben conosciuto dallo stesso de Meo, con cui ha condiviso diversi progetti.

Il consiglio di amministrazione è consapevole che la scelta dovrà essere rapida e ponderata: dopo gli anni della ristrutturazione e del rilancio sotto la guida di de Meo, Renault si trova ora di fronte alla necessità di consolidare i risultati e accelerare su elettrico e software, in un contesto competitivo che non ammette pause. La quotazione del progetto Ampere è sfumata, ma resta la necessità di rafforzare le divisioni EV e digitale, mantenendo la redditività.

Cambio al vertice in Italia

Mentre Parigi cerca il prossimo timoniere, Renault cambia anche pelle in Italia: dal 1° luglio arriverà Sébastien Guigues, che prenderà il posto di Raffaele Fusilli alla guida della filiale italiana. Guigues — oggi numero uno di Renault Spagna — porta con sé una lunga esperienza nel settore, maturata tra Volkswagen Group e Renault, e avrà il compito di rafforzare la posizione del gruppo su un mercato chiave come quello italiano.

Mossa di Nissan sulla partecipazione

Sul fronte dell’alleanza, intanto, anche in casa Nissan qualcosa si muove. Secondo il quotidiano Nikkei, il gruppo giapponese starebbe valutando di ridurre ulteriormente la propria partecipazione in Renault, portandola dal 15% attuale a circa il 10%. Un’operazione che libererebbe risorse per investire su nuovi modelli e tecnologie, ma che confermerebbe anche un progressivo allentamento dei legami tra i due costruttori, dopo oltre vent’anni di collaborazione. Da parte sua, Nissan ha fatto sapere che al momento nessuna decisione definitiva è stata ancora presa.

Fonte: Il Sole 24 Ore