Renna: «Tlc, un altro big sarebbe benvenuto. In linea sull’integrazione di Vodafone»
Il settore delle Tlc vive una fase cruciale: ricavi in calo, investimenti consistenti, nuove sfide regolatorie. Walter Renna, amministratore delegato di Fastweb+Vodafone non si nasconde dietro giri di parole: «Abbiamo 24 mesi per intervenire. Poi sarà troppo tardi». Rinnovo delle frequenze e sostenibilità degli investimenti si sono aggiunti al nodo del consolidamento. «Un altro grande player sarebbe il benvenuto e farebbe bene al mercato», dice Renna che parla di un’integrazione di Vodafone «in linea». Per il ceo della controllata di Swisscom, il tema da cui occorre partire è non aggirabile: l’asimmetria normativa con le Big Tech.
E voi telco state battendo cassa.
Il problema non è “far pagare gli Ott”, ma creare condizioni simmetriche. Oggi il traffico cresce esponenzialmente. L’85% nei picchi è generato dai content provider, mentre gli operatori sostengono integralmente i costi per espandere le reti. Se non riequilibriamo il sistema, il rischio è che le performance delle infrastrutture peggiorino e alla fine ne paghino le conseguenze anche gli Ott. Bisogna però stare attenti su un punto.
Quale?
Io non sto parlando di fair share. Il fair share non è più sul tavolo europeo. Ma resta legittimo chiedere pari regole. Se il customer care a pagamento è obbligo per le telco e non per gli Ott, perché non uniformarlo e renderlo magari non obbligatorio per tutti? Allo stesso modo, perché devo sostenere da solo uno sforzo di adeguamento della rete?
Fonte: Il Sole 24 Ore