
Residenziale, crescono acquisti e valori
Il costante aumento dei canoni di locazione spinge le compravendite, sostenute dal maggiore accesso al credito. È questa la principale fotografia emersa dalle rilevazioni Tecnocasa relative al primo semestre 2025. I dati, presentati in conferenza stampa mercoledì 8 ottobre, parlano chiaro: acquisti in crescita, con le località più piccole in testa. La domanda di case resta sostenuta, ed è piuttosto l’offerta a non essere in grado di assorbirla: prezzi alti, classi energetiche basse, poca disponibilità di locazioni lunghe.
«C’è il giusto sostegno dal mercato del credito, e il costante aumento delle locazioni rende più appetibile la stipula di un mutuo», ha detto in apertura della conferenza Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio studi Tecnocasa. «Le soluzioni più acquistate sono usate in buone condizioni, che non hanno cioè necessità di grandi interventi».
Il mercato delle compravendite
I valori nelle città salgono in media del 2,2%, con Bari in testa (6,7%) e Genova a chiudere la classifica (-0,5%). Nel capoluogo pugliese, si registrano soprattutti investimenti in centro finalizzati ad affitti brevi. Un fenomeno che «qui resiste, nonostante a livello nazionale si stia ridimensionando», spiega Megliola. Dall’altra parte, Genova sta preparando la sua ripartenza: «È la città che ha perso più valore negli ultimi anni, ma nell’ultimo peridiodo c’è stato l’interesse per le zone centrali da parte degli investitori, provenienti soprattutto da Milano e Torino. Questo perché è atteso il completamento del terzo valico cittadino che collegherà Genova con le due città».
L’andamento in crescita dei prezzi non coinvolge solo le grandi città: anzi, a spingere maggiormente è proprio l’hinterland, più accessibile e quindi più attrattivo. In particolare, performano bene quelli di Bari, Milano e Firenze. Tra i capoluoghi di Provincia invece, Savona sta replicando la dinamica già vista a La Spezia e Imperia: la costa turistica è troppo costosa, quindi la domanda si sposta in città.
Come tipologia di immobile, vince l’usato: il nuovo piace per l’efficienza energetica e i mutui green, «ma i prezzi sono troppo alti, e si torna a guardare l’usato, purché non abbia necessità di grandi ristrutturazioni». Non a caso, i dati Omi dell’agenzia delle Entrate hanno segnalato un calo delle compravendite del nuovo.
Fonte: Il Sole 24 Ore