Rfi, 60 miliardi per la logistica del Nord Ovest

Rfi, 60 miliardi per la logistica del Nord Ovest

Il Nord Ovest è cruciale per il sistema logistico italiano e per il trasporto delle merci. La macroregione è solcata da due importanti corridoi europei Ten-T: Mare del Nord-Reno-Mediterraneo (corridoio Genova-Rotterdam) e Mediterraneo (Torino-Lione). Nel Nord Ovest, Rete ferroviaria italiana (Rfi, società del gruppo Fs) ha pianificato, in un arco temporale ultradecennale (almeno fino al 2035), circa 60 miliardi di investimenti, di cui il 60% già finanziato, a supporto del traffico merci e per il potenziamento dei corridoi merci.

Questa cifra include progetti come la Torino Lione, il Terzo valico Genova-Milano, l’alta velocità Brescia-Verona, più una serie di opere che riguardano sia il nodo di Milano sia i collegamenti con la Svizzera e la linea del Gottardo. Spiega Michele Rabino, responsabile Sviluppo infrastrutture Area Nord Ovest di Rfi: «Solo attraverso linee e terminali di nuova generazione sarà possibile aumentare la competitività del sistema logistico e incrementare la quota modale del trasporto ferroviario».

Nel Nord Ovest, dal 2016 a oggi, Rfi ha reso oltre 400 chilometri di rete ferroviaria idonei alla sagoma P/C80 per il trasporto dei semirimorchi stradali con altezza fino a 4 metri, adeguando inoltre 17 località al modulo europeo da 750 metri. E nel prossimo futuro non mancheranno le novità. Con riferimento al traffico merci nel nodo di Milano, Rfi annuncia che, oltre agli interventi di potenziamento già previsti, è stato avviato uno studio per individuare un itinerario alternativo merci (gronda merci nord est), in quanto nel lungo periodo si ipotizza la saturazione delle tratte Seregno-Monza e Milano Greco-Turro-Lambrate. Le ipotesi al vaglio comprendono due interventi: il raddoppio della Seregno-Carnate e una nuova linea in variante da Carnate a Melzo/Treviglio.

La seconda novità riguarda la direttrice verso il Gottardo (Svizzera) e in particolare il potenziamento della Milano-Chiasso nell’orizzonte 2035. Valutate diverse alternative di tracciato, è stata scelta quella che prevede la realizzazione di un terzo binario in affiancamento alla linea esistente tra Camnago-Lentate e Cantù-Cermenate, un nuovo posto di movimento a Seregno con una coppia di binari di precedenza per i treni merci e una nuova configurazione del bivio Rosales, attualmente a raso. Il risultato finale non sarà quello di un quadruplicamento integrale in variante da Seregno al bivio Rosales, auspicato da molte imprese ferroviarie, ma comunque un buon compromesso, che concilia l’aumento della capacità con un impatto contenuto sul territorio e costi relativamente importanti.

Fonte: Il Sole 24 Ore