Ricci, avviso di garanzia al candidato governatore delle Marche del centrosinistra

Ricci, avviso di garanzia al candidato governatore delle Marche del centrosinistra

 

L’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, candidato del centrosinistra a presidente della Regione Marche, europarlamentare del Pd, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità in affidi del Comune di Pesaro nella passata legislatura quando era primo cittadino. L’annuncio è dello stesso Ricci. In un video pubblicato sui social, Ricci si dice «sorpreso», «amareggiato», ma «sereno» ed «estraneo ai fatti». L’inchiesta è quella di ’Affidopoli’, esplosa un anno fa. Al centro gli affidamenti per murales, installazioni ed eventi nella città di Pesaro ad associazioni, all’epoca in cui Ricci era sindaco (fino a giugno 2024).

L’annuncio sul web

«Vi devo dare una comunicazione. Sorprendentemente questa mattina ho ricevuto un avviso di garanzia. Un avviso di garanzia mi è stato recapitato sulla vicenda annosa degli affidi, dei murales, delle feste, del casco di Valentino Rossi che ormai è sulla stampa da un anno. Sono sorpreso perché io in vita mia, in 15 anni di amministrazione, non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici, di lavori. Mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti, dei miei collaboratori, come ho fatto in questo caso», scandisce nel video con il documento in mano. «Stiamo parlando infatti di lavori tutti realizzati, di feste che hanno avuto un successo e quindi mai avevo avuto alcun tipo di segnalazione diversa o strana rispetto all’esecuzione dei lavori. L’ho ripetuto per mesi. Ovviamente lo ripeterò anche al procuratore che spero di vedere il prima possibile».

La contestazione dei pm

«Non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici di lavori, mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti e collaboratori», spiega. I pm gli contestano, riferisce, l’aver ricevuto non utilità patrimoniali ma di «consenso politico». «Mai – dice Ricci – avevo avuto alcun tipo di segnalazione sull’esecuzione dei lavori. Spero di vedere prima possibile il procuratore. Fra l’altro l’accusa è abbastanza curiosa perchè si dice che non avrei ottenuto alcuna utilità patrimoniale ma che avrei ottenuto un’utilità in termini di consenso politico. E si dice una cosa che io smentisco: che conoscessi queste associazioni e invece non ci ho mai avuto a che fare direttamente».

Ricci: sono sereno, ma amareggiato e arrabbiato

«Sono sereno nel merito, ne ho parlato con il mio avvocato però sono anche molto amareggiato e arrabbiato. Questa cosa – sottolinea Ricci – arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni, dopo un anno di indagini. Come sempre sono fiducioso nel lavoro della magistratura, smonteremo subito queste accuse. Quando un sindaco governa ha tantissimi collaboratori, se un collaboratore eventualmente sbaglia il sindaco è parte lesa perchè viene tradita la fiducia data. Nel merito sono completamente estraneo ai fatti e sono convinto di chiarirlo presto».

Fonte: Il Sole 24 Ore