
richieste comuni tra generazioni e sfide aziendali
Nonostante basi di partenza, valori, bisogni e aspettative differenti, oggi c’è una cosa che unisce i lavoratori over 50 a quelli delle generazioni zeta e alfa: le richieste nel campo del wellbeing. Che si tratti di profili senior, in carriera, interamente dedicati al loro lavoro, come di giovani all’inizio del percorso, in cui il lavoro magari è solo una parte minoritaria della vita, c’è un elemento comune a tutti: la domanda di un lavoro che faccia “stare bene”. Un lavoro che deve essere appagante, lasciare tempo per sé stessi, promuovere la salute e l’equilibrio, fornire un senso alla vita professionale insieme a quella personale.
È un aspetto curioso, apparentemente controintuitivo rispetto al conflitto generazionale di cui spesso si parla. Le differenze tra le generazioni che convivono nelle organizzazioni, in effetti, sono evidenti dal punto di vista dell’educazione, degli aspetti culturali e dei bisogni espressi alla loro azienda. Il linguaggio, le abitudini e le scelte dei 50enni rispetto ai giovani nativi digitali sono indubbiamente differenti.
Eppure, nonostante le diversità, indagando le richieste dei lavoratori si scopre una convergenza nella sfera del benessere, su cui giovani e meno giovani chiedono sostanzialmente le stesse cose (quantomeno tra i colletti bianchi nei servizi del terziario avanzato). E su queste richieste non sono disposti a scendere a compromessi.
Perché? Probabilmente perché sono cambiate le condizioni di contesto. Oggi, rispetto al passato, ci sono strumenti tecnologici che permettono di lavorare anche da remoto e operare, anche in team, con modalità differenti e innovative. C’è maggiore informazione sulle opportunità disponibili in termini di wellbeing, che sono tante e sempre più avanzate. E c’è stata la spinta del covid, che ha accelerato la flessibilità organizzativa, facendo sperimentare nuovi processi e trasformando le abitudini.
Le dimensioni del benessere
Oggi sul benessere lavoratori 50enni e 20-30enni, pur nelle loro diversità, esprimono sostanzialmente le stesse richieste, che si possono riassumere in quattro ambiti principali.
Fonte: Il Sole 24 Ore