
Riciclo del legno, l’Italia batte tutti gli obiettivi Ue
Non è solo una questione (pur importantissima in sé) di sostenibilità ambientale: il sistema integrato di riutilizzo e il riciclo del legno in Italia è «una leva industriale per il futuro del nostro settore», osserva Nicola Semeraro, presidente di Rilegno, il Consorzio nazionale che si occupa della raccolta, del recupero e del riciclo degli imballaggi di legno, ato nel 1997 in seguito all’entrata in vigore del Decreto Ronchi.
Una difesa dalle oscillazioni di prezzo
A fronte infatti di un’economia sempre più instabile e di prezzi della materia prima legnosa che dal Covid in poi hanno subito oscillazioni continue e significative, questo sistema ha saputo garantire la disponibilità della risorsa legno alle aziende della filiera (dall’industria dei pannelli a quella dell’arredamento e dell’edilizia), immettendo sul mercato materiale riciclato in volumi che sono sempre aumentati negli ultimi cinque anni, fino a raggiungere, nel 2024, quota 1,7 milioni di tonnellate di legno avviate a riciclo.
Un contributo non indifferente, aggiunge Semeraro, per una filiera che rappresenta una delle eccellenze del made in Italy, riconosciuta in tutto il mondo, ma che è costretta a importare ogni anno dall’estero quasi l’80% della materia prima da trasformare, esponendosi perciò alle oscillazioni di prezzo a cui abbiamo accennato, dovute a una serie di fattori ambientali (riscaldamento climatico o parassiti) e geopolitici (guerre, politiche protezionistiche ecc.).
I numeri del riciclo in Italia
Secondo l’ultimo report pubblicato dal Consorzio, nel 2024 sono state avviate a riciclo, come accennato, 1,75 tonnellate di legno, di cui il 45,69% è costituito da imballaggi. Il tasso complessivo di riciclo degli imballaggi è del 67,14%, rispetto all’immesso al consumo di oltre 3,4 milioni di tonnellate, in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Molto al di sopra dell’obiettivo del 30% entro il 2030 fissato dal nuovo Regolamento Imballaggi UE (Ppwr).
Significativa è la voce relativa alla rigenerazione dei pallet, un asset ormai centrale della filiera, con oltre 945mila tonnellate di pallet recuperati, equivalenti a più di 70 milioni di unità reimmesse in circolazione. Un segmento importante anche in vista degli obiettivi sul riuso fissati dalla nuova Direttiva Ue sugli imballaggi, molto contestata da diverse filiere industriali italiane. «Per quanto riguarda il nostro settore, il riuso in funzione del prolungamento della vita utile degli imballaggi è già da tempo una realtà», spiega Semeraro.
Fonte: Il Sole 24 Ore