Rientro dei cervelli, le Camere chiedono di attenuare la stretta
Sulla riscrittura delle regole del regime impatriati per il rientro dei cervelli il Parlamento chiede dei correttivi di rotta. Nel parere favorevole al decreto internazionalizzazione della delega approvato dalle commissioni Finanze su proposta dei rispettivi relatori (Giulio Centemero della Lega alla Camera e Francesca Tubetti di Fratelli d’Italia al Senato) arrivano una serie di osservazioni per il Governo in vista del varo definitivo del Dlgs che coinvolgono anche la detassazione per attrarre i cervelli dall’estero. Tra le osservazioni che – però non hanno carattere vincolante – emergono in comune tra i due testi di Camera e Senato, compaiono l’invito all’Esecutivo di «introdurre una disciplina transitoria per i contribuenti che trasferiscono la residenza anagrafica nel 2024 e che hanno acquistato in Italia un immobile entro il 31 dicembre 2023, estendendo agli stessi il regime agevolativo per ulteriori tre periodi d’imposta». Le osservazioni chiedono al Governo di valutare un ripensamento sulle condizioni per consentire la fruizione anche al lavoratore che trasferisca la propria residenza in Italia e presti l’attività lavorativa per lo stesso soggetto o lo stesso gruppo per il quale lavorava prima del trasferimento. Inoltre viene avanzata la richiesta che «il limite dei 600mila euro dei redditi prodotti in Italia» sia da considerare «su base annuale». E per tener conto degli effetti della fine dell’agevolazione sugli sportivi, soprattutto per l’ingaggio di atleti professionisti, le commissioni suggeriscono una sorta di “cuscinetto” condizionato alla regolarità fiscale e contributiva destinato ad andare incontro in particolar modo alle richieste dei club di serie A: «Riconoscere eventualmente alle società, con riferimento ai rapporti di lavoro sportivo instaurati a partire dal 1° gennaio 2024, un’agevolazione, eventualmente anche sotto forma di credito d’imposta e nel rispetto del regolamento de minimis, a condizione che le stesse siano in regola con gli obblighi fiscali e contributivi e i relativi adempimenti».
Il ricongiungimento familiare
Nella formulazione del parere, come fa notare anche la relatrice al Senato Francesca Tubetti, è stata valutata la possibilità di riesaminare l’istituto del ricongiungimento familiare nella prospettiva che possano essere eventualmente previsti incentivi per l’occupazione professionale di tutti i beneficiari di tale regime, specialmente se donne e/o vittime di violenza. Più in generale, sottolinea il relatore alla Camera Giulio Centemero, «le osservazioni nascono dall’ascolto di tutte le sollecitazioni che sono giunte in queste settimane, abbiamo provato a fare sintesi tra le stesse su tutte le materie contemplate dal decreto».
Le altre novità
Le proposte di ritocchi nello schema di Dlgs riguardano anche gli altri capitoli: dall’aggiornamento di alcune parti della disciplina della global minimum tax, anche in considerazione delle indicazioni fornite dall’Ocse nelle scorse settimane, all’introduzione di un regime degli oneri documentali (sulla scorta di quello adottato per il transfer pricing) anche per i disallineamenti da ibridi. Un meccanismo per stimolare anche la compliance. In una linea più complessiva che viene spiegata così dal presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato (Fratelli d’Italia): «Abbiamo ascoltato la voce degli impatriati, confermando l’impegno a favorire il rientro dei cervelli ma senza lasciare spazio agli abusi. Abbiamo riaffermato la necessità di contrastare le pratiche elusive di alcuni gruppi multinazionali, che usano la loro struttura per minimizzare il carico fiscale». E, sulle osservazioni formulate su alcuni punti del decreto, Osnato si è detto fiducioso in ottica di accoglimento da parte del ministero dell’Economia.
Parere negativo, invece, da parte delle opposizioni. «Abbiamo proposto un parere alternativo» evidenzia Emiliano Fenu (M5S), mentre Virginio Merola (Pd) ribadisce il «no» ricordando la richiesta che le osservazioni fossero condizioni per il parere favorevole.
Fonte: Il Sole 24 Ore