Risparmi ancora troppo legati al breve periodo. Sarà il tema dell’Efpa Meeting

Risparmi ancora troppo legati al breve periodo. Sarà il tema dell’Efpa Meeting

Nel Medioevo il prestito a interessi era proibito perché si lucrava su qualcosa che non appartiene all’uomo, ovvero il tempo. «Tutto ciò che è oltre il capitale è usura», tuonava nel 1140 il monaco Graziano. Sarà per questo retaggio che gli italiani, di tutte le generazioni hanno una certa difficoltà a considerare il fattore tempo quando si parla di investimenti. Se infatti in Italia si registra una percentuale di risparmiatori pari al 57 per cento, questa scende al 30% nel caso degli investitori, «questo divario tra risparmiatori e investitori è strettamente legato alla mancanza di cultura del tempo nel contesto finanziario», afferma Nicola Ronchetti, ceo e fondatore di Finer, centro di ricerca in ambito finanziario, in riferimento alla ricerca preparata per l’Efpa Meeting 2025, che si concentrerà proprio sul fattore tempo nella pianificazione finanziaria.

«Gran parte degli italiani continua a risparmiare, ma c’è un problema enorme nel passaggio da risparmiatori a investitori – continua Ronchetti -. Questa differenza implica che vi è un 27% di mercato potenziale non sfruttato, che, se attivato, potrebbe potenzialmente raddoppiare il mercato della gestione del risparmio».

Il tema dell’Efpa Meeting sarà dunque: «Market timing vs time in the market – Il tempo giusto, il ritmo per le nuove generazioni» e l’evento si concentrerà sul ruolo del tempo nella pianificazione finanziaria, sottolineando l’importanza della durata e della diversificazione degli investimenti, in particolare per le nuove generazioni. «Il meeting – spiega il presidente di Efpa, Nicola Ardente – si apre con un titolo volutamente provocatorio, l’intenzione è quella di evidenziare la distinzione tra market timing inteso come una nozione di breve periodo o di momento specifico, orientata a cercare di massimizzare l’accesso ai mercati e l’ideale del tempo giusto, un tempo che, invece, deve diventare un alleato fondamentale per una corretta pianificazione patrimoniale».

Efpa si presenta all’ormai tradizionale appuntamento di Firenze dopo che qualche giorno prima l’associazione a livello europeo avrà festeggiato i 25 anni di attività a Bruxelles, celebrando gli oltre 100mila certificati rilasciati. In Italia, la community conta oltre 13mila certificati. «Efpa promuove attivamente lo scambio professionale – continua Ardente – e rappresenta una grande community che si riunisce una volta all’anno, in occasione del meeting, per uno scambio di conoscenze professionali e per il piacere di stare insieme. Un incontro a cui normalmente partecipano oltre 1.000 professionisti».

Fonte: Il Sole 24 Ore