Risparmio gestito, AAA cercasi un’Anima buona per il polo italiano

Risparmio gestito, AAA cercasi un’Anima buona per il polo italiano

Che succede se salta l’accordo tra Natixis e Generali Investments? È il domandone che si stanno facendo banchieri d’affari e consulenti dal giorno successivo alla riuscita scalata di Mps a Mediobanca.

Per il mercato l’accordo italo-francese è infatti considerato senza sbocchi, salvo colpi di scena. Sul mercato, sono invece insistenti i rumor di un possibile piano B ovvero la possibilità che al posto di Natixis, subentri il polo di asset management che fa capo a Intesa Sanpaolo. E sebbene lunedì ci sia stata la smentita di Tommaso Corcos, responsabile wealth management divisions di Intesa Sanpaolo («Non ci sono operazioni sul tavolo»), resta forte questa alternativa sul sostituto di Natixis nell’accordo con Generali per il risparmio gestito.

Ipotesi Anima

Nel mentre, i consulenti continuano a elaborare ipotesi alternative sul futuro campione nazionale dell’asset management italiano. E, secondo indiscrezioni, ci sarebbe già un altro potenziale partner di Generali Investments. È Anima, società di gestione, ora nel gruppo Banco Bpm, che ha asset per 200 miliardi di euro: anche in questo caso, sommando le masse in gestione, si andrebbe poco sotto i mille miliardi di euro, quella soglia necessaria per entrare nell’elite delle società di risparmio gestito internazionale.

La possibile investitura come ceo di Mediobanca dell’attuale numero uno di Anima, Alessandro Melzi d’Eril sembra sicuramente non ostacolare tale ipotesi.

Fonte: Il Sole 24 Ore