Rixi: «Governo al lavoro per garantire la cibersicurezza»

«Genova sta diventando il cuore della digitalizzazione del Paese, con l’arrivo dei cavi sottomarini (per la trasmissione dei dati Internet, ndr). E la prossima settimana il comitato della sicurezza marittima al ministero dei Trasporti discuterà su come gestire la sicurezza digitale di queste infrastrutture, che trasformeranno Genova in un hub della digitalizzazione del sud Europa». Lo ha sottolineato il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi, nel corso degli Stati generali dell’hi-tech della Liguria, tenutisi oggi, 6 maggio 2024, nel polo scientifico e tecnologico genovese degli Erzelli.

«È chiaro – ha aggiunto Rixi – che dobbiamo garantire la sicurezza delle nostre informazioni, l’impenetrabilità e la gestione in qualsiasi condizione del traffico informatico; e ci sarà un progetto ad hoc che si baserà anche sulla sicurezza dei cavi sottomarini e sulla gestione dei dati in maniera consapevole, in base ai criteri più evoluti di cybersecurity e di protezione. In queste settimane si discute anche sul tema della subacquea, il Governo ha investito sulla Spezia in questo settore e dobbiamo renderci conto che, in un sistema come l’attuale, con le crisi geopolitiche e un traffico globale sempre più precario a causa dell’instabilità, abbiamo bisogno di proteggere, oltre alle infrastrutture fisiche, anche quelle digitali».

Leonardo in prima linea sul territorio

Rixi è intervenuto di fronte a istituzioni e imprese dell’ecosistema dell’innovazione ligure riunite per il meeting organizzato dalla Regione Liguria, in collaborazione con Liguria digitale (l’azienda regionale di informatizzazione). Al centro del dibattito il presente e il futuro della tecnologia sul terrirorio, con approfondimenti in ambito di sicurezza e valorizzazione del territorio marino e costiero, della transizione energetica e digitale, delle infrastrutture portuali e del sistema sanitario del futuro.

In tema di sicurezza informatica, Angelo Barabino, della divisione cyber & security di Leonardo, ha sottolineato che il colosso italiano della Difesa investe «molto in ricerca sviluppo, in particolare sul territorio: contribuiamo per il 28,8% agli investimenti in r&s che le aziende complessivamente attivano in Liguria; supportiamo, quindi, il rafforzamento di tutta la filiera tecnologica ligure, in particolare delle aree su cui operiamo», da Genova a La Spezia. Ed è una collaborazione che si sviluppa anche in modo strutturale, con i vari consorzi che sono presenti sul territorio, sto pensando al Siit, a Start 4.0 (la cui nuova sede operativa è stata appena inaugurata all’interno di Ansaldo Energia, ndr) e a molti altri, e anche, in modo sempre più deciso, con l’università e con l’Iit, il Digital innovation hub e i nuovi Its».

Ammonta a 348 milioni l’impegno della Regione Liguria

Insomma, prosegue Barabino, Leonardo mette in campo in Liguria, «una presenza forte, radicata sul territorio che, anche in ottica prospettica, vuole rafforzare talenti, capacità e competenze nonché l’intera filiera hi-tech della regione. Se guardiamo il piano industriale di Leonardo, la digitalizzazione è uno degli elementi chiave e Genova è il cuore pulsante del gruppo per questa attività. Del resto, la decisione di baricentrare sul capoluogo ligure tutto quello che riguarda cyber, data analytics, super calcolo e cloud è una conferma della rilevanza e della centralità che ha, quel che facciamo, sul territorio».

Fonte: Il Sole 24 Ore