
Robot, sistemi di riciclo e satelliti così cambia il lavoro nei campi
C’è la nuova generazione di agrofarmaci antibiotici che aumentano la resistenza delle piante ai patogeni tagliando il ricorso alla chimica. Ci sono le piattaforme robotiche che osservano le colture e riconoscono pianta per pianta lo stress idrico o la singola patologia e intervengono in maniera selettiva. Ci sono i sistemi di riciclo e trattamento delle acque reflue da destinare all’irrigazione. Ci sono i modelli satellitari applicati in ambito zootecnico che consentono di individuare i pascoli sui quali indirizzare le mandrie in base alla quantità e qualità del foraggio. E ci sono le app per ridurre lo spreco domestico di cibo. Variabile sulla quale si registrano anche le prime applicazioni di intelligenza artificiale.
Sono alcune delle novità messe a punto in questi primi due anni di lavoro dai ricercatori di Agritech, il polo nazionale di ricerca e innovazione tecnologica in agricoltura finanziato con fondi del Pnrr (346 milioni di euro complessivi, 320 dei quali a fondo perduto) che vede come capofila l’Università di Napoli Federico II ma che ha finora coinvolto 47 soggetti tra cui 28 università oltre a enti di ricerca e imprese.
A due anni dalla sua costituzione, sono 2mila i ricercatori che operano nel centro Agritech. Tra i nuovi ingressi, 120 dottorati, 188 ricercatori e 248 assegnisti. Il 45% delle nuove persone coinvolte nel progetto sono donne.
Un primo bilancio dell’attività di Agritech, a due terzi del percorso, è stato tracciato nei giorni scorsi a Milano in un evento intitolato “Agritech: Coltivare innovazione per un Futuro Sostenibile”, organizzato dall’Università degli studi di Milano che è tra i partner del progetto.
«La Statale di Milano – ha commentato il Rettore, Elio Franzini – partecipa a questo strategico progetto Pnrr con ricerche volte ad accelerare il trasferimento tecnologico tra pubblico e privato, per dare soluzioni concrete sul cambiamento climatico e l’impatto che questo ha sulle tecniche agroalimentari».
Fonte: Il Sole 24 Ore