
Robotaxi, sfida aperta: Volkswagen anticipa, Amazon parte con la produzione
Con il debutto dell’ID.Buzz ad Amburgo, ieri, il Gruppo Volkswagen entra ufficialmente nel mercato dei robotaxi, sfidando i colossi della Silicon Valley. Il minivan elettrico a guida autonoma di livello 4 (quindi privo di conducente umano) — prodotto in serie nello stabilimento di Hannover — sarà operativo dal 2026, con le prime flotte in Europa e negli Stati Uniti. L’obiettivo? Offrire un servizio commerciale su larga scala dal 2027.
Le tempistiche sono fissate: entro fine 2026 è attesa l’omologazione europea e americana, mentre entro il 2027 i primi 1.000 veicoli circoleranno su strada, a partire da Amburgo e Los Angeles. Il progetto prevede un’espansione progressiva: ad Amburgo la flotta, gestita da Moia (controllata VW), punta a raggiungere le 500 unità nel 2027. Negli Usa, grazie alla partnership con Uber, si stima un potenziale ordine fino a 10.000 veicoli nei prossimi dieci anni.
La concorrenza, intanto, si fa sempre più serrata. Amazon ha annunciato proprio mercoledì l’avvio della produzione da parte della sua controllata Zoox: fino a 10.000 robotaxi all’anno nello stabilimento di Hayward, in California. Il colosso dell’e-commerce, che nel 2020 ha acquisito la startup per 1,2 miliardi di dollari, punta a lanciare il servizio commerciale a Las Vegas entro fine anno, per poi espandersi a San Francisco nel 2025. Una strategia che rispecchia l’accelerazione del settore: mentre Waymo (Alphabet) ha già erogato oltre 10 milioni di corse a pagamento dal 2020, Tesla promette un servizio limitato ad Austin da domenica.
Il veicolo Volkswagen — una versione avanzata del Bulli elettrico — è dotato di 13 telecamere, 9 lidar e 5 radar, con capacità di guida autonoma fino a 120 km/h. A bordo trovano posto quattro passeggeri, con accesso tramite app e sistemi digitali. Il minibus non sarà disponibile per clienti privati, ma destinato esclusivamente a operatori di flotte o trasporto pubblico. Zoox ha optato per un design ancora più radicale: veicoli simili a gondole senza volante, con quattro posti e dimensioni compatte per la mobilità urbana.
Volkswagen sottolinea che non si tratta più di un progetto sperimentale: «Le città non hanno bisogno di nuovi prototipi, ma di soluzioni pronte all’uso», ha spiegato Sascha Meyer, ceo di Moia. Dietro a questo lancio c’è un investimento plurimiliardario e anni di test condotti in città come Monaco, Oslo e Austin. Amazon condivide la stessa filosofia industriale: lo stabilimento californiano da 20.440 metri quadrati — l’equivalente di tre campi e mezzo da football — produce attualmente un veicolo al giorno, ma punta a tre unità all’ora entro il 2025.
Fonte: Il Sole 24 Ore