
Roma, ex caserma Guido Reni, via alle offerte vincolanti
Per l’ex Caserma Guido Reni – di proprietà di Cdp – si apre la fase 3, ovvero via libera alle offerte vincolanti per il progetto di riqualificazione atteso da decenni nel cuore del Flaminio, a Roma, che coinvolge il complesso dell’ex area militare per 50mila metri quadri e un investimento da 500 milioni di euro circa.
Secondo indiscrezioni, dopo la prima fase – quella delle manifestazioni di interesse , tra il 13 e il 29 gennaio, gestita da Cdp Real Asset – che aveva raccolto la partecipazione di 11 operatori del settore, lo scorso 21 marzo si è chiusa anche la fase 2 (avviata il 5 febbraio) ovvero l’invito a formulare un’offerta non vincolante. Da 11 – spiegano fonti qualificate – sarebbero sei le offerte non vincolanti effettivamente pervenute a Cdp Real Asset da operatori nazionali e internazionali operanti in Italia, tra cui Sgr, sviluppatori, global asset manager e property company. Nessun commento da Cdp Real Asset.
Tra gli interessati – sempre secondo indiscrezioni – sembrerebbero esserci Coima (che si era vista annullare la prima gara nel 2024 per offerta giudicata non soddisfacente), Hines, Generali, Kryalos, Investire Sgr (in qualità di capofila di un raggruppamento che comprende anche Dea Capital) e Fabrica Sgr (Gruppo Caltagirone). Ieri, i sei operatori sono stati quindi ammessi alla fase 3 per la formulazione (se lo vorranno), entro il 23 giugno, di un’offerta vincolante per la costituzione della partnership con Cdp. Avranno, dunque, la possibilità di accedere a una data room virtuale contenente la documentazione tecnica-amministrativa utile a svolgere le attività di due diligence, di avanzare domande tecniche sull’area e di visitare il compendio. Come già previsto dal CdA di Cdp lo scorso 13 dicembre, il Gruppo manterrà una partecipazione di minoranza nell’iniziativa e il presidio sulla sua componente sociale.
La partnership avverrà attraverso un fondo multi-comparto, con una partecipazione di Cdp Real Asset per il 25% sul comparto di “ edilizia privata” e per il 50% sul comparto di “edilizia convenzionata”. Una volta costituita, la partnership diverrà il soggetto attuatore dell’intervento che prevede – tra l’altro – il finanziamento del progetto di realizzazione del Museo della Scienza, che sarà gestito e realizzato dal Comune stesso.
L’ex Caserma Guido Reni copre un’area di oltre 5 ettari a Roma e prevede la realizzazione di due comparti: un comparto pubblico, che ospiterà il nuovo Museo della Scienza, e un comparto privato di 45mila mq a destinazione residenziale -inclusa una porzione destinata ad edilizia convenzionata – ricettiva e commerciale, oltre ad aree verdi, piazze e percorsi pedonali attrezzati, un centro civico, una biblioteca e parcheggi pubblici.
Fonte: Il Sole 24 Ore