Roma, il Cinema Europa rinasce: partnership tra Netflix e Csc per un nuovo polo dell’audiovisivo

Roma, il Cinema Europa rinasce: partnership tra Netflix e Csc per un nuovo polo dell’audiovisivo

Centoventi anni dopo la prima proiezione pubblica di “La presa di Roma” di Filoteo Alberini, il Cinema Europa di Roma torna a illuminarsi. Non solo una riapertura, ma un segnale forte: il passato del cinema italiano incontra il futuro dell’audiovisivo globale. La Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia (Csc) e Netflix hanno annunciato una partnership che ridà vita a una sala storica e, insieme, lancia un nuovo polo culturale nel cuore della Capitale.

Il Cinema Europa, segnato da anni di silenzio post-pandemico, diventerà presto uno spazio aperto alla formazione, alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio cinematografico nazionale. Il Csc curerà la gestione e la programmazione della sala, che sarà anche la prima del Centro entro le mura cittadine. Un luogo di incontro per studenti, autori e spettatori: un tassello concreto nel progetto di rilancio della scuola e della Cineteca Nazionale.

Netflix, partner del progetto con una sponsorship di 4 milioni di euro, sosterrà parte dei costi di ristrutturazione e gestione, ma anche diverse attività culturali e formative. Non una sponsorizzazione di facciata, assicurano: la piattaforma parteciperà alla costruzione di un “laboratorio” dove esperienze e linguaggi diversi potranno contaminarsi. Nessuna deriva commerciale, piuttosto un modo per far convivere memoria e innovazione. Indicativamente la riapertura dovrebbe avvenire fra un anno: tempi necessari per avere permessi e ottemperare alle prescrizioni del Codice degli appalti (condizione necessaria per il Centro Sperimentale di Cinematografia).

L’annuncio è arrivato in una conferenza stampa aperta da un videomessaggio del ministro della Cultura Alessandro Giuli, con la presenza della presidente del CSC Gabriella Buontempo e del co-ceo di Netflix, Ted Sarandos. «Questa intesa – ha detto il ministro Giuli – rappresenta un’esempio concreto della riuscita della collaborazione fra pubblico e privato. Il ministero guarda con favore a iniziative come questa in grado di unire formazione, industria e creatività». Netflix dal canto suo, aggiunge Giuli «ha mostrato sensibilità e attenzione per l’Italia».

Fonte: Il Sole 24 Ore