
Rottamazioni, 47 miliardi di rate non versate e 33 miliardi di incassi
A fronte di oltre 111 miliardi di gettito previsto complessivamente dalle quattro Rottamazioni varate dal 2016 ci sono stati circa 33 miliardi di incassi. Ma, i mancati versamenti delle rate dopo aver attivato la sanatoria superano i 47 miliardi. E’ quanto emerge dalle tabelle elaborate dalla Corte dei Conti sui dati dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione contenute nei volumi che accompagnano la Relazione sul rendiconto generale dello Stato. Dall’ultima rottamazione, la quater, sono stati incassati al 31 dicembre 2024 complessivamente 12,2 miliardi, dato che evidenzia “una adesione (e quindi al momento anche una riscossione) superiore alle stime contenute nella relazione tecnica” della legge che introdusse l’ultima definizione agevolata. Ma ci sono altri 11,2 miliardi di rate scadute nel 2023 e 2024 che non sono mai stati versati e “probabilmente una quota cospicua delle adesioni alla rottamazione è finalizzata a ritardare la riscossione coattiva”.
Gli omessi versamenti
Quello degli omessi versamenti è un problema che accomuna tutte le definizioni agevolate che si sono susseguite dal 2016 ad oggi. In particolare, dalle tavole contenute nel Rapporto, emerge che la prima Rottamazione prevedeva un introito pari a 19,6 miliardi ma riscosse nei termini solo 9,2 miliardi, con una quota di omessi versamenti pari a 10,5 miliardi (53%). La successiva Rottamazione, la bis del 2017, ha incassato poco più di 3 miliardi (il 32%) su un introito previsto di 9,3 miliardi, mentre 6,3 miliardi non sono mai arrivati nelle casse dell’Erario. La Rottamazione Ter del 2018 stimava di incassare 29,3 miliardi, ma riscosse appena 8,5 miliardi (il 29%), a fronte di 19,5 miliardi di omessi versamenti. Per la Rottamazione quater, su un introito previsto di 52 miliardi (di cui 22,9 per le rate originariamente in scadenza nel 2023 e 2024) le riscossioni totali al 2024 ammontano a 12,2 miliardi (di cui 11,6 per le rate originariamente in scadenza nel 2023 e 2024) e gli omessi versamenti sono a quota 11,2 miliardi.
Fonte: Il Sole 24 Ore