Royal Mansour apre a Rabat e guarda all’Italia

Royal Mansour apre a Rabat e guarda all’Italia

 Un gruppo in crescita che guarda all’espansione nel Paese in primis e, per il futuro, anche oltrefrontiera.

Royal Mansour, la catena alberghiera della famiglia reale del Marocco, coglie anche l’occasione dei Mondiali 2030 ospitati in parte anche dal Paese, insieme a Spagna e Portogallo, per accelerare sulla strategia di nuove aperture.

Il progetto è ambizioso e punta a fare del turismo di lusso un volàno economico e sociale per il Marocco. La catena alberghiera, fondata nel 2010 e interamente di proprietà della casa reale marocchina – il progetto è stato fortemente voluto da re Mohammed VI –, ha strutturato un piano di espansione che vede il territorio nazionale come priorità strategica. Tre le strutture già operative, Royal Mansour Marrakech, avviato nel 2014, Royal Mansour Casablanca e la struttura di Tamuda Bay, aperti tutti e due nel 2024, mentre il prossimo progetto riguarda una quarta proprietà a Rabat, capitale politica in piena espansione, con apertura prevista per il 2029. «Rabat è un nuovo distretto da sviluppare sotto il profilo turistico – racconta al Sole 24 Ore Jean-Claude Messant, direttore generale di Royal Mansour Collection –. Per questo abbiamo scelto di investire nella location. Pensiamo di aprire anche in altre aree del Paese, località che hanno bisogno di un aiuto per crescere e attirare turisti».

Royal Mansour conta oggi circa 2.400 dipendenti, di cui una parte significativa è stata formata internamente attraverso la Academy, istituto che punta a creare professionalità di eccellenza e a rafforzare le competenze locali. «Il gruppo rappresenta un motore importante per l’occupazione qualificata in Marocco, con un forte impatto sociale volto non solo al profitto, ma alla crescita inclusiva del Paese», dice l’intervistato.

Fonte: Il Sole 24 Ore