Salutequità: valutare le performance non basta, occorre garantire i Lea in tutte le Regioni

Salutequità: valutare le performance non basta, occorre garantire i Lea in tutte le Regioni

Rinunciare alle cure significa spesso aggravare il proprio stato di salute, con conseguenze anche sul sistema sanitario, che si trova poi a dover gestire patologie più gravi e costose.

Nuovo Sistema di garanzia dei LEA: come rafforzarlo e usarlo per l’equità

“Continuare a rafforzare ed innovare il Nuovo Sistema di Garanzia dei Lea deve essere la priorità del nostro SSN e anche grazie al nostro impegno, alcuni passi in avanti sono stati fatti – queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, presidente di Salutequità -. Infatti, nel 2024 sono diventati “core” due importanti indicatori di performance delle Regioni: la rinuncia alle cure che misura il livello di equità sociale dell’assistenza sanitaria e l’aderenza alle terapie nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale dello scompenso cardiaco. E ancora la Legge di Bilancio 2025 ha previsto entro giugno 2025 l’emanazione di un decreto del ministero della salute, che ancora manca all’appello, al fine di integrare il nuovo sistema di garanzia dei Lea con una dimensione di monitoraggio e valutazione delle performance regionali che riguarda aspetti gestionali, organizzativi, economici, contabili, finanziari e patrimoniali”. Anche l’Atto di indirizzo del ministro della Salute per l’anno 2025 ha previsto la necessità di introdurre nuovi indicatori all’interno del NSG, come pure il “DDL prestazioni sanitarie” approvato dal Senato prevede l’inserimento nel NSG dei Lea di un indicatore sull’aderenza terapeutica. “Sono diverse le tematiche che devono ancora essere messe sotto controllo all’interno del NSG – sottolinea Aceti – come ad esempio: liste di attesa, umanizzazione delle cure, aderenza alle terapie, Prems ( acronimo di Patient-Reported Experience Measures, sono strumenti di indagine che misurano la percezione e l’esperienza dei pazienti riguardo all’assistenza sanitaria ricevuta) e Proms (dall’inglese Patient-Reported Outcome Measures, sono strumenti utilizzati in ambito sanitario per raccogliere informazioni direttamente dai pazienti riguardo alla loro salute e al loro benessere), il tempo di attesa in Pronto Soccorso, la qualità dell’ADI, la presa in carico di tutte le cronicità, la telemedicina, le infezioni correlate all’assistenza (ICA), il personale sanitario, l’accesso equo e tempestivo alle innovazioni tecnologiche, il corretto esercizio dell’intramoenia….Il NSG dovrebbe fotografare e comunicare non solo i dati regionali, ma anche sub-regionali e diventare uno strumento più dinamico e flessibile da revisionare costantemente senza dover passare ogni volta per Decreti e Intese”. Secondo Aceti “il Comitato Lea preposto al suo aggiornamento dovrebbe essere meno autoreferenziale e aprirsi agli stakeholder, e l’attività di misurazione, valutazione e verifica dei Lea deve essere sempre più sottratta a logiche politiche e consegnata completamente alla dimensione tecnica garantendo il massimo livello di trasparenza e accountability dei dati: i risultati NSG 2023 infatti sono stati pubblicati ad oggi solo in forma sintetica”. Ma misurare e verificare sempre meglio l’assistenza sanitaria da sola non basta per ridurre le disuguaglianze e migliorare l’accesso alle cure. “Servono interventi incisivi, puntuali e tempestivi di potenziamento dei Lea critici nel rispetto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, così come previsto dal Patto per la Salute 2019-2021, e prevedendo anche l’esercizio di poteri sostitutivi – ha quindi concluso Aceti -.La prova provata di tutto questo è l’incremento vertiginoso della rinuncia alle cure nel 2024, lo stesso anno in cui sulla stessa questione le Regioni sono state per la prima volta anche misurate e controllate con uno specifico indicatore core”.

Nascono gli educational tools di Salutequità

Aiutare a conoscere come il Servizio Sanitario Nazionale viene misurato e verificato può contribuire a usarlo meglio, migliorarlo e renderlo più trasparente, aumentando così anche il livello di fiducia nelle istituzioni.

Per questo Salutequità ha realizzato proprio nell’ambito dei Lea e del NSG una mini-guida ragionata per spiegare di cosa si tratta, i diritti, le necessità e i meccanismi di funzionamento scaricabile sul sito di Salutequità.

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Fonte: Il Sole 24 Ore