
Sanità, faro sulle gare per i servizi di emergenza assegnate con forte ribasso
«Aggiudicare le gare per servizi sanitari di emergenza premiando organizzazioni di volontariato che presentano corposi ribassi sulla base d’asta è di per sé preoccupante, essendo spesso in gioco la vita dei pazienti, ad esempio nei casi di trasporto con ambulanze di pronto soccorso. Se poi vi sono conti che clamorosamente non tornano, come rilevato dalla nostra associata Bourelly Health Service, questa prassi deve essere immediatamente bloccata, ripristinando legalità, etica e trasparenza». A dichiararlo è il Presidente della Sezione Sanità di Unione Industriali Napoli, Giovanni Severino. «Intendiamoci! _ prosegue Severino _ Qui non si tratta di mettere in discussione una funzione nobile come quella del volontariato, ma di impedire truffe ai danni di cittadini fruitori di un servizio essenziale e di imprese che svolgono onestamente il proprio lavoro nel rispetto di regole, orari e contratti collettivi di lavoro».
La denuncia di Severino segue quella già avanzata nei giorni scorsi da Stefano Bourelly, responsabile dell’Ufficio Gare e Appalti della Bourelly Health Service Srl, azienda leader specializzata in servizi di soccorso sanitario e assistenza nel Centro-Sud Italia. Severino precisa che «non quadrano» le cifre inerenti le diverse modalità di rapporto definito da alcune organizzazioni di volontariato (Odv) con le Asl. «Quando si tratta di bandi pubblici – spiega Severino – il costo del lavoro si abbatte fino al 40%, rispetto al regime fondato sui rimborsi spese. Come se, inspiegabilmente, per quest’ultima modalità di rapporto, le Odv utilizzassero solo dipendenti, avvalendosi di volontari esclusivamente in caso di gara. Siamo in presenza di rimborsi spese gonfiati dalle società convenzionate, oppure di realtà che fanno dumping negli appalti pubblici, presentando offerte in perdita. In ogni caso, si tratta di distorsioni di mercato, che vanno eliminate. Anche per evitare lo sfruttamento di autisti e infermieri, mal retribuiti e sottoposti a turni estenuanti, con conseguenti rischi per gli assistiti. Voltiamo subito pagina, altrimenti si aprono spazi per l’intervento della Magistratura».
Fonte: Il Sole 24 Ore