
Sardegna: fiamme a ridosso della spiaggia di Villasimius. Bagnanti in fuga
L’emergenza incendi non cessa. E in Sardegna le fiamme arrivano sino alla spiaggia distruggendo vegetazione e auto e facendo scappare turisti e bagnanti anche via mare. La zona più colpita, in una giornata che registra 26 incendi in tutta l’isola, è quella del Sarrabus dove le fiamme sono divampate tra Castiadas e Villasimius.
Fumo e fuoco
Prima una colonna di fumo, poi il resto, con il fuoco arrivato sino a Punta Molentis,, zona balneare particolarmente frequentata durante l’estate, e considerata una sorta di paradiso terreste per via della macchia mediterranea che arriva sino alla spiaggia. Dalla spiaggia è partito l’allarme con i bagnanti che hanno cercato di scappare tra la paura e il panico. Le fiamme oltre ad essere arrivate in prossimità della spiaggia hanno devastato anche le auto parcheggiate lungo la strada e quelle che sono rimaste insabbiate nel tentativo di abbandonare l’area.
Duecento veicoli interessati
Secondo una prima stima dei vigili del fuoco, intervenuti con tre squadre (San Vito e Castiadas) i veicoli interessati dalla devastazione sarebbero 200. «Per fronteggiare l’emergenza – è stato ribadito nel corso del pomeriggio -, sono stati inviati sul posto anche gli specialisti del nucleo nautico con motobarca e sommozzatori con gommone, pronti a effettuare evacuazioni via mare se necessario». In volo, per garantire eventuali evacuazioni e supportare le operazioni dall’alto anche un elicottero dei vigili del fuoco.
In fuga via mare
Alcuni bagnanti sono stati tratti in salvo via mare grazie all’intervento della Capitaneria di porto e anche con le imbarcazioni messe a disposizione dai privati. Sullo scenario dell’incendio sono inoltre operativi due Canadair della flotta aerea nazionale dei Vigili del Fuoco, in coordinamento con le risorse messe in campo dalla Regione. A cercare di domare le fiamme, oltre al personale a terra, composto dalla forestale, gli addetti all’antincendio e protezione civile, anche un mezzo dell’Aeronautica militare.
La denuncia degli ambientalisti
Stefano Deliperi, presidente del Gruppo di intervento giuridico, associazione ambientalista da anni impegnata nella difesa dell’ambiente, parla di «devastante criminale incendio». Perché «Punta Molentis non esiste più». « Quando si capirà una volta per tutte che questi sono crimini da far pagare con almeno vent’anni di galera sarà un bel giorno – dice -. E fin da subito il daspo ambientale, una proposta utile per contrastare incendi e attentati all’ambiente». L’ambientalista prosegue: «E ricordiamoci sempre di far tutti la nostra parte quando vediamo anche solo una fiamma o un filo di fumo: il numero verde 1515 – aggiunge -. La rapidità della comunicazione delle informazioni e degli interventi contribuisce a salvare boschi, pascoli, coste e vite umane minacciate dagli incendi, non dimentichiamolo mai»
Fonte: Il Sole 24 Ore