Sardegna, l’aeroporto di Tortolì nella rete a corto raggio dell’Enac

Sardegna, l’aeroporto di Tortolì nella rete a corto raggio dell’Enac

L’aeroporto di Tortolì in Sardegna entra a far parte della nuova rete a corto raggio, la Regional air mobility lanciata dall’Enac. Il network che prevede lo sviluppo di collegamenti commerciali di linea tra diversi “city-pair” di aeroporti di interesse territoriale. Strutture minori le cui piste sono utilizzate, nella maggior parte dei casi, dalle scuole di volo o da mezzi privati. Entro breve tempo, però, potrebbero volare anche i piccoli aerei impiegati nei collegamenti brevi.

Lavori per 3,5 milioni di euro

Un’occasione per lo scalo sardo situato nella zona orientale della regione (a 140 chilometri da Cagliari e 100 da Nuoro) per cui sono previsti interventi di ammodernamento e riqualificazione per più di tre milioni di euro. Non a caso l’assessora regionale ai Trasporti Barbara Manca parla di «segnale positivo». «Accogliamo con favore l’iniziativa dell’Enac di inserire lo scalo di Tortolì nella rete nazionale a corto raggio (Regional Air Mobility) – dice -. Recentemente siamo riusciti a rimuovere gli ostacoli per la spendita di 3,5 milioni di euro a favore della riqualificazione e la messa a norma dell’aeroporto, passaggio indispensabile per ottenerne la certificazione come scalo civile ed evitare la perdita delle risorse destinate all’aeroporto ogliastrino».

Un passaggio importante per consentire quella che in tanti definiscono la “promozione” della struttura da cui si potrà volare verso Roma. E facilitare i collegamenti con la zona marina e naturalistica votata, soprattutto, al turismo.

Uno scalo complementare

«Si tratta di una scelta strategica che consente all’Ogliastra di guardare al futuro con maggiore fiducia – aggiunge -. Abbiamo sbloccato un iter complesso a livello europeo e nazionale, salvaguardando risorse cruciali e dando così concretezza a un progetto che il territorio attendeva da anni». Nessuna concorrenza con gli altri scali presenti nell’isola ma, come sottolinea anche l’esponente dell’esecutivo regionale, la volontà di rilanciare la struttura candidandola a diventare complementare alle altre. «Siamo ben consapevoli dell’importanza di questo scalo e stiamo definendo una strategia organica da inserire nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti – prosegue l’esponente dell’esecutivo -. Nei tavoli territoriali dedicati nell’ambito del processo di redazione del Prt, che convocheremo a breve, avremo l’occasione di aprire un confronto strutturato con amministrazioni locali e comunità, per condividere scelte che avranno un impatto di lungo periodo».

Fonte: Il Sole 24 Ore