
Sardegna: stretta, controlli e spot contro i furti di sabbia e conchiglie
Non solo una stretta con maggiori controlli, ma anche una campagna di sensibilizzazione contro i furti di sabbia, ciottoli e conchiglie. Si intitola “La Sardegna portala nel cuore” l’iniziativa, giunta alla quinta edizione, che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli porta avanti (con il supporto della Regione) e con quattro testimonial d’eccezione. Le giovani promesse della Primavera del Cagliari Alessandro Vinciguerra, Nicola Pintus, Andrea Cogoni e Yael Fritz Junior Trepy, reduci dalla vittoria della Coppa Italia Primavera 2025. L’obiettivo è «proteggere l’ambiente e valorizzare le risorse naturali». Perché ogni anno ai varchi dei porti e aeroporti, vengono fermate centinaia di persone con souvenir proibiti: conchiglie, ciottoli e sabbia sistemata nelle bottiglie e nei sacchetti.
Il messaggio dei campioni
“Rispetto” è il messaggio che i quattro giovani campioni mandano nel video girato per l’Agenzia delle dogane e monopoli, in difesa dell’ambiente, dato che ogni estate migliaia di visitatori scelgono le spiagge sarde.
«Il furto di sabbia, ciottoli e conchiglie – sottolineano dall’Adm – è una minaccia concreta». Non a caso solo nel 2024 sono stati sequestrati nei porti e nei tre aeroporti sardi oltre 500 chilogrammi di materiale prelevato illegalmente: sabbia, ciottoli, conchiglie, nacchere di mare e altro ancora considerato patrimonio indisponibile.
Sanzioni sino a 3mila euro
Per questo motivo è partita, accanto alla campagna di sensibilizzazione, con video ma anche manifesti, la stretta con controlli sia nelle spiagge, attraverso il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, sia negli scali, tappa obbligata per chi lascia l’isola. Dove a portare avanti i controlli sono i rappresentanti dell’Agenzia assieme alle forze di polizia e al personale delle Security in presidio agli spazi doganali.
Per chi viola le regole, oltre alla norma nazionale c’è anche quella regionale, sono previste sanzioni che vanno da un minimo di 500 a un massimo di 3mila euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore