Sassari, la casa natale di Berlinguer diventa centro d’arte

Sassari, la casa natale di Berlinguer diventa centro d’arte

Lo storico palazzo liberty di Sassari dove, nel 1922, nacque Enrico Berlinguer, diventa un centro dell’arte. Il primo passo per la rinascita della struttura costruita tra il 1911 e il 1913 come deposito e rivendita di materiali edili, e divenuto in seguito residenza della famiglia Cavanna e dell’avvocato Sanna, oggi è sottoposto a vincolo monumentale ed è conosciuto soprattutto per il legame con la figura di Enrico Berlinguer, ricordato da una targa commemorativa apposta dal Comune di Sassari in occasione del centenario della nascita. L’edificio è stato acquistato dalla Fondazione di Sardegna (Fondazione bancaria che all’ottavo posto nella classifica nazionale di cui ne fanno parte 80, con importanti partecipazioni nel fondo F2i, Bper banca e Cdp) e sarà completamente ristrutturato per essere trasformato in un centro per l’arte e la cultura. L’operazione nasce dall’obiettivo di ampliare il patrimonio culturale e immobiliare dell’ente, individuando nella città di Sassari uno spazio di particolare pregio da destinare ad attività culturali, di innovazione e di sviluppo locale.

«L’acquisizione di Palazzo Sanna-Cavanna è stata un’operazione complessa, che ha richiesto tempo e determinazione – sottolinea Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna – ma che consente oggi di restituire a Sassari un bene importante, ricco di storia. È un investimento che guarda al futuro, con l’obiettivo di trasformare l’edificio in un contenitore vitale, aperto alla cultura, alla ricerca e alla partecipazione, in linea con la missione della Fondazione di Sardegna». La destinazione degli spazi, come sottolinea Spissu «sarà definita attraverso un percorso condiviso, coniugando memoria e innovazione e che la Fondazione intende promuovere iniziative capaci di coinvolgere la comunità e le nuove generazioni, rendendo l’edificio un luogo vitale e dinamico, in grado di ospitare mostre, spettacoli, festival, laboratori e attività legate alle frontiere della creatività e della tecnologia. Inoltre, sarà studiata la possibilità di dedicare uno spazio alla figura di Enrico Berlinguer».

L’edificio, che si affaccia su tre vie del centro cittadino e dispone anche di un ampio cortile interno, necessita ora di un articolato intervento di restauro. L’obiettivo è quello di preservarne le caratteristiche architettoniche originarie e, al tempo stesso, di adattarne gli spazi a nuove funzioni, immaginando sale espositive, laboratori, ambienti per la formazione e per eventi culturali. Il progetto di recupero, che affianca quello del Chiostro di San Francesco a Cagliari, si ispira a esperienze già realizzate in altre città italiane, dove edifici storici rigenerati dalle Fondazioni bancarie sono diventati centri culturali e hub di innovazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore