Save the children: nel mondo 12,3 milioni di minori vittime di sfruttamento e schiavitù moderna

Save the children: nel mondo 12,3 milioni di minori vittime di sfruttamento e schiavitù moderna

Il fenomeno non risparmia l’Europa

Secondo il dossier il fenomeno della tratta e dello sfruttamento dei minori non risparmia neanche l’Europa. Nel 2023 le vittime minorenni di tratta costituiscono il 12,6%, pari a 1.358 bambine, bambini e adolescenti, per lo più identificate in Francia (29,4%), Germania (17,7%) e Romania (16,3%) , sfruttate nel 70% dei casi a fini sessuali, mentre il restante 30% è impiegato in lavoro forzato (13%) o in altre forme come l’accattonaggio forzato o attività criminali forzate (17%) come rapine, borseggi o spaccio di sostanze stupefacenti. Nel periodo 2021-2022, l’81% delle vittime di tratta minorenni (2.401) in Europa era rappresentato da cittadini dell’Ue e l’88% di essi (2.120) è stato sfruttato nello Stato membro di appartenenza. Generalmente, i trafficanti cercano di adescare minori che provengono da contesti sociali e familiari fragili, che vivono in condizioni di povertà e in alcuni casi soffrono di disturbi psicologici. In Italia, spiega il report, «la tratta e lo sfruttamento dei minori rappresentano una realtà sommersa, che coinvolge sia flussi migratori internazionali – il Paese si conferma crocevia di transito e destinazione di minori vittime di tratta – sia contesti interni di vulnerabilità sociale. Le vittime sono spesso coinvolte in forme multiple di sfruttamento: sessuale, lavorativo, forzato in ambito domestico, fino al coinvolgimento in attività criminali forzate o accattonaggio coatto».

Le tecniche dell’e-trafficking

Si parla sempre più spesso di “e-trafficking”, che include tutte le forme di tratta e sfruttamento di esseri umani che si avvalgono delle tecnologie digitali per il reclutamento, l’adescamento e il controllo delle vittime, per la gestione logistica, il pagamento e la distribuzione dei profitti. «Lo sfruttamento sessuale online dei minori comprende tutte le forme di manipolazione psicologica e abuso sessuale che avvengono tramite strumenti digitali e piattaforme online. L’e-trafficking oggi si muove su due binari intrecciati. Da un lato, le tecnologie digitali potenziano le forme tradizionali di tratta, rendendo più rapide e invisibili attività come il reclutamento o il trasporto delle vittime. Dall’altro, emergono modalità di sfruttamento nate e sviluppate interamente online, dove l’abuso avviene a distanza, attraverso live-streaming e/o con la creazione e distribuzione di materiale di abuso sessuale online, anche tramite intelligenza artificiale. Queste due dimensioni non sono più distinte. Le reti criminali operano in modo fluido, combinando strumenti digitali e interazioni fisiche», afferma Chiara Curto Pelle, coordinatrice programma tratta e sfruttamento sessuale di Save the Children. «Lo sfruttamento online e offline – spiega – si alimentano a vicenda, rendendo più difficile l’intervento delle autorità. Nel caso dei minori, la componente digitale è ormai presente: lo sfruttamento può iniziare online e sfociare in incontri fisici, oppure restare confinato al web, con contenuti prodotti su richiesta. A volte, il percorso è inverso: da un contatto fisico si passa al controllo digitale, attraverso il ricatto che può basarsi anche sull’uso di immagini intime».

La gamification dello sfruttamento e il lover boys

L’esposizione precoce e spesso non mediata dei minori al web amplifica i rischi. Tecniche come il grooming o il fenomeno dei “lover boys” sfruttano il bisogno di affetto e approvazione, manipolando le emozioni per ottenere obbedienza e silenzio. I social diventano strumenti di controllo, e l’età delle vittime si abbassa sempre più: oggi si registrano casi già a partire dai 9 anni. Una nuova frontiera è la “gamification” dello sfruttamento. Una strategia che utilizza gli sviluppi della tecnologia – che ha trasformato le esperienze di gioco online facendole passare da piattaforme chiuse a spazi virtuali che consentono un’ampia gamma di interazioni sociali – e la risposta psicologica associata alle fasi del gioco – come il progresso (es. Il passaggio ad un livello successivo del gioco) o i premi e le ricompense (es. i badge che si ottengono quando si completa un’attività o si vince una sfida) – per rendere più accettabile e “normale” la partecipazione a reti criminali, mascherando lo sfruttamento dietro dinamiche ludiche e sociali apparentemente innocue. Dalla ricerca è emersa una crescita dello sfruttamento sessuale online dei minori, facilitato da pratiche come il grooming online e la distribuzione di materiale di abuso sessuale, anche grazie all’uso di intelligenza artificiale, un aumento della tratta per sfruttamento nella criminalità forzata, fenomeno in diffusione in Europa e che interessa soprattutto i minori di sesso maschile, l’espansione dei rischi nei nuovi ambienti digitali dove la protezione dei minori è spesso inadeguata e difficile da monitorare, la maggiore vulnerabilità dei minori online, legata a una minore percezione del rischio, una scarsa alfabetizzazione digitale, l’isolamento sociale e la mancanza di supervisione adulta e una maggiore difficoltà investigativa e giudiziaria, dovuta alle caratteristiche peculiari di questo fenomeno (anonimato, decentralizzazione delle reti, opacità finanziaria e assenza di armonizzazione normativa internazionale).

Save the children: servono interventi urgenti

Save the Children chiede interventi urgenti per identificare e proteggere i minori vittime di tratta e sfruttamento, attraverso un sistema coordinato tra istituzioni e società civile. Occorre un supporto personalizzato, con accoglienza, assistenza psicologica, medica e legale, basato su un approccio attento a età e genere. Fondamentale, poi, formare gli operatori sulle nuove forme di sfruttamento online, inclusi i rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale. L’organizzazione sollecita anche una cooperazione rafforzata tra forze di polizia ed enti di protezione a livello europeo, e investimenti in ricerca per prevenire fenomeni emergenti e sviluppare politiche efficaci.

Loading…

Fonte: Il Sole 24 Ore