
Scornajenchi: «Snam, Italia al centro dei piani. Investiremo 3 miliardi nel 2025»
«L’Italia resta il nostro focus prioritario. Lo è nel piano ereditato e lo sarà nei piani futuri tanto che, solo nel 2025, investiremo circa 3 miliardi di euro nel sistema gas italiano, con un forte incremento rispetto agli anni scorsi. Abbiamo 700 cantieri nella penisola, il 25% in più del 2024, quasi la metà al centro sud. E, per venire incontro all’inversione dei flussi del gas, bisognerà rafforzare le infrastrutture, a cominciare dalla Linea Adriatica». Agostino Scornajenchi è arrivato alla guida di Snam a maggio, ma la sua impronta nella gestione del gruppo è già evidente. E, in questa intervista a Il Sole 24 Ore, la prima da quando è stato nominato ad, va dritto al punto. «Siamo davanti a uno scenario energetico in profonda trasformazione in cui non ha più senso parlare di energy transition ma di energy integration. Perché, in un mondo che consuma sempre più energia, serve equilibrio per gestire in modo ordinato una domanda crescente».
Il gas continuerà a essere centrale per il sistema?
Assolutamente sì e lo sarà ancora per molti anni a venire. L’80% dei consumi mondiali è legato a fonti tradizionali, il 70% in Europa: immaginare di abbandonare le fonti fossili è impensabile e tecnicamente impossibile.
Quale ruolo avranno le rinnovabili?
Penso che sia arrivato il momento di fare i conti con la tecnologia e non solo con gli slogan. Il tema non è come sostituire qualcosa a tutti i costi, ma come integrare in modo intelligente. E, dove questo processo non è stato fatto in modo intelligente o per un difetto di programmazione o per errato adeguamento delle reti, vedi il caso della Spagna, il risultato è stato di lasciare un Paese al buio, Come sarebbe potuto accadere, lo scorso inverno, anche in Germania dove il governo sta lavorando per triplicare il target di costruzione di nuove centrali a gas. Se, dunque, il gas resta centrale occorre creare le condizioni giuste.
Fonte: Il Sole 24 Ore