Se il conto corrente diventa un diritto del cittadino

Se il conto corrente diventa un diritto del cittadino

In settimana è stata approvata in prima lettura alla Camera una proposta di legge che vuole introdurre il nuovo articolo 1857-bis nel Codice Civile, che prevede l’obbligo per le banche di aprire un conto corrente a chiunque lo richieda, salvo specifiche eccezioni legate alla normativa antiriciclaggio e antiterrorismo. Alla stessa stregua viene limitata la possibilità alle banche di chiudere i conti dei clienti con saldi in attivo.

Il testo, approvato dai deputati all’unanimità, nasce dalla volontà di garantire la massima inclusione finanziaria per rendere i servizi bancari accessibili a tutti: il conto corrente diventa quindi un diritto del cittadino che non può essere negato a discrezione della banca.

L’Abi ha espresso la sua contrarietà a una norma che limita la libertà contrattuale delle banche. Ma gli istituti di credito hanno poco da preoccuparsi, anche in altre occasioni l’auspicata inclusione finanziaria è rimasta solo sulla carta. È il caso della normativa sui conti di base, introdotti nel nostro ordinamento nel 2012 con la firma di una convenzione tra Mef, Banca d’Italia, Abi, Poste Italiane e Aiip, come previsto dalla legge 214 del 14 dicembre 2011. Uno strumento nato anche in quell’occasione con finalità di inclusione finanziaria, per facilitare l’accesso ai servizi bancari a spese ridotte o nulle a fasce di popolazione svantaggiate, seppur offrendo un’operatività limitata. Conto di base che è stato però affossato sul nascere dalla prassi bancaria di non spingerlo allo sportello, arrivando anche a dissuadere i pochi richiedenti ad aprirlo.

Un prodotto che formalmente è ancora presente per legge nella gamma di offerta di banche e Poste, ma che non è mai decollato neanche dopo il recepimento nel 2018 della direttiva europea 2014/92 che ha previsto i conti di base per tutti i cittadini europei, ispirandosi alla versione – che possiamo definire fantasma – tricolore. Abi, Banca d’Italia e gli stessi sindacati dei bancari che pubblicano migliaia di dati sui servizi bancari, non hanno mai diffuso un numero ufficiale di quanti sono i conti di base aperti sugli oltre 48 milioni di conti correnti aperti in totale in Italia.

Fonte: Il Sole 24 Ore