
Separazione carriere, Anm pubblica un documento del ’94 in cui Nordio era contrario. Lui: da 30 anni ho cambiato idea
Da registrare intanto che il plenum del Csm ha approvato a maggioranza la pratica a tutela del sostituto procuratore della Cassazione Raffaele Piccirillo, il magistrato criticato da Nordio («in qualsiasi paese al mondo avrebbero chiamato gli infermieri») per la sua intervista sul caso Almasri. Sono stati cinque i voti contrari, da parte dei laici di centrodestra Aimi, Bertolini, Bianchini, Eccher e Giuffrè. Tra i togati l’unica astenuta è Bernadette Nicotra, che non aveva firmato la richiesta di apertura pratica a tutela. Ieri il plenum era saltato per due volte in mancanza del numero legale, dopo che i consiglieri laici di centrodestra del Csm avevano abbandonato l’aula decidendo di non partecipare né al dibattito e né al voto sulla pratica a tutela di Piccirillo. Oggi, pur disertando il dibattito, hanno partecipato al voto. Alla base della nuova decisione ci sarebbe la volontà di non far saltare il voto anche su altre delibere.
In un’intervista a Repubblica, Piccirillo, già capo di Gabinetto a via Arenula prima del governo Meloni, aveva spiegato di ritenere che «non vi fossero valide ragioni giuridiche per non convalidare l’arresto» di Almasri «e non consegnarlo alla Corte penale internazionale». Secondo il magistrato, nè l’autorità giudiziaria nè il ministro potevano sindacare «i gravi indizi e le esigenze cautelari che stanno alla base del mandato di arresto della Corte». E Nordio, aveva aggiunto, «non poteva nemmeno mettere in dubbio la giurisdizione della Corte che – laddove fosse stata messa in discussione dall’arrestato – avrebbe dovuto essere stabilita dalla stessa Corte penale internazionale»
Csm: da Nordio parole gravi su Piccirillo, rischio sfiducia
«Il Consiglio superiore della magistratura rileva la gravità delle affermazioni rese dal ministro della Giustizia, per il loro potenziale impatto sulla fiducia dei cittadini nella funzione giudiziaria; ritiene che esse siano idonee a condizionare il sereno e indipendente esercizio della giurisdizione e afferma, pertanto, la necessità, nell’ambito dei propri compiti costituzionali, di tutelare il prestigio dell’ordine giudiziario, rinnovando il richiamo al rispetto dei principi di autonomia, indipendenza e leale collaborazione tra i poteri dello Stato». È quanto si legge nella delibera, appena approva dal plenum del Csm, a tutela del magistrato criticato da Nordio per la sua intervista sul caso Almasri.
Fonte: Il Sole 24 Ore