Servizi immobiliari, valgono 500 miliardi (e quasi un quarto di Pil)

Servizi immobiliari, valgono 500 miliardi (e quasi un quarto di Pil)

Nel 2025, il comparto dei servizi immobiliari ha generato ricchezza per oltre 505miliardi di euro, pari a poco meno del 23% del Pil nazionale (5,4% costruzioni, 2,4% sviluppo immobiliare, 14,3% servizi immobiliari). Le proiezioni indicano che entro il 2050 il valore potrà raggiungere i 795-800 miliardi di euro. Con quasi 800mila imprese e oltre due milioni di addetti, i servizi immobiliari costituiscono oggi un pilastro fondamentale dell’economia italiana, garantendo stabilità e supporto agli altri comparti produttivi e assumendo un ruolo strategico nella filiera economica nazionale.
Innovazione, valorizzare le potenzialità degli strumenti tecnologici – anche in chiave predittiva – e rafforzare il ruolo del settore nello sviluppo economico e sociale dei territori. E’ quanto emerso a Rapallo nell’ultimo convegno di Scenari Immobiliari. Al centro del dialogo, la necessità di valorizzare i servizi immobiliari lungo l’intero ciclo di vita degli immobili, sostenendo investimenti mirati, processi decisionali più rapidi, una gestione più efficiente e una sinergia crescente tra capitale umano e intelligenza artificiale.

«L’innovazione tecnologica – ha spiegato Letizia Cantini, ceo e General Manager di Svicom – è un fattore abilitante, ma non può essere un fine a sé: ciò che genera vero valore è la capacità di integrare piattaforme e AI in processi strutturati e trasparenti, liberando tempo ed energie per l’analisi, la consulenza e la relazione con i clienti. La sfida oggi non è solo digitale: occorrono nuove competenze ibride — data scientist, ingegneri gestionali e informatici — capaci di connettere tecnologia e organizzazione, e serve un settore più inclusivo, capace di attrarre talenti diversi e nuove generazioni. I servizi immobiliari del futuro si costruiscono così: con tecnologia che abilita, ma soprattutto con persone preparate, valori solidi e un ecosistema orientato alla sostenibilità e alla fiducia reciproca».

«Il settore dei servizi immobiliari – ha sottolineato Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – è chiamato a una trasformazione profonda. La tecnologia non può più essere vista come un supporto accessorio, ma come un motore di innovazione capace di generare nuovo valore e nuove competenze. L’obiettivo deve essere costruire una filiera più integrata, sostenibile e reattiva, in grado di accompagnare i cambiamenti della società e dell’economia. Solo così i servizi immobiliari potranno rafforzare il loro ruolo strategico e contribuire concretamente alla crescita del Paese».

Fonte: Il Sole 24 Ore