Servizi, logistica e commercio i settori da cui arriva oltre metà delle offerte di lavoro temporaneo

Servizi, logistica e commercio i settori da cui arriva oltre metà delle offerte di lavoro temporaneo

Quando si parla di lavoro temporaneo quasi 7 lavoratori su 10 hanno meno di 34 anni. I settori più attivi sono i servizi, la logistica e il commercio da cui arrivano oltre il 60% delle offerte, mentre il picco è tra giugno e luglio. Sono dati in linea con quelli dell’anno passato quelli che emergono dalla nuova edizione di iziwatch, l’osservatorio di iziwork dedicato al lavoro temporaneo e basato sui dati di 75mila persone che sono presenti sulla piattaforma italiana dell’agenzia del lavoro, nata in Francia nel 2018 e sbarcata in Italia nel 2020. Nel 2023 è entrata ufficialmente nel gruppo Proman e sulla sua piattaforma italiana conta oltre un milione di lavoratori iscritti e 1.200 aziende clienti.

Servizi, logistica e commercio i settori più attivi

I dicono che nel lavoro temporaneo in testa ci sono i servizi alle imprese e il comparto dell’informatica, che da soli rappresentano quasi il 29% delle assegnazioni. Seguono trasporti e logistica (15,9%), commercio al dettaglio (13,7%) e servizi pubblici (12%). Anche il comparto ospitalità e ristorazione mantiene un ruolo chiave con il 6,4%.

I ruoli più richiesti

Tra i ruoli più richiesti ci sono figure come hostess per cerimonie e feste (19,7%), addetti all’evasione degli ordini (13,2%) e alla logistica (10,4%), operai generici (7,5%) e agenti di sicurezza (5,6), che riflettono la varietà di esigenze espresse dalle aziende nei diversi ambiti operativi ad alta intensità organizzativa. Dalla piattaforma di dati analizzata da iziwatch quasi 7 lavoratori temporanei su 10 hanno meno di 34 anni: il 32,8% ha tra i 15 e i 24 anni, il 35,5% tra i 25 e i 34.

Il picco stagionale di giugno e luglio

I contratti hanno una durata breve nella maggior parte dei casi: il 90% non supera i 90 giorni, in linea con le esigenze stagionali o con la natura temporanea delle missioni. Questo dato è influenzato in larga parte dai lavori stagionali, che per loro natura seguono andamenti ciclici e rispondono a esigenze temporanee ben definite da parte delle aziende. Non a caso, come negli anni precedenti, nel 2025 i picchi più alti di richieste si registrano proprio nei mesi di giugno e luglio, in vista della stagione estiva.

Fonte: Il Sole 24 Ore