Sesa torna alla crescita organica: «In Italia niente bolla dell’Ai»

Sesa torna alla crescita organica: «In Italia niente bolla dell’Ai»

Sesa centra nel primo trimestre (l’esercizio finanziario si chiude il 31 luglio) l’obiettivo di ritorno alla crescita organica messo a terra con il nuovo piano industriale biennale. Il gruppo attivo nel settore digital technology, consulting e vertical application chiude i primi tre mesi dell’esercizio 2026 con ricavi per 845,7 milioni, +8% anno su anno con una crescita organica del 2,2%, e un Ebitda di 60,7 milioni (+4% organico, +7,2% anno su anno). Risultati che convincono il mercato, con il titolo che ieri a Piazza Affari ha guadagnato oltre il 10%, tornando sopra gli 80 euro sui massimi annuali, dopo la brusca frenata di quest’estate in scia ai conti del 2025 e a valle della presentazione del nuovo piano industriale.

Il ritorno alla crescita organica conferma la svolta di Sesa rispetto al recente passato. Dopo un lungo percorso di dimensionamento attraverso piccole acquisizioni bolt-on mirate (82 negli ultimi 10 anni, una cinquantina negli ultimi quattro), la società empolese ora punta tutto sull’estrazione di valore interno e sulla generazione di cassa. «Il cambiamento rispetto al passato è netto – conferma il ceo, Alessandro Fabbroni -. Grazie alla leva dell’M&A in questi anni siamo diventati un player di riferimento nel settore della digital integration per il segmento business, arrivando anche a presidiare ambiti emergenti, nuovi per il gruppo. Il nuovo piano destina su base annuale 30 milioni in M&A mirati e 40-50 milioni in Capex: ci focalizziamo sul core business, sull’ampia dotazione di competenze, puntando a crescere organicamente con un maggiore ritorno anche per gli azionisti, come mostra il payout ratio che sale al 40% triplicando il buyback a 25 milioni».

Nel dettaglio i ricavi consolidati crescono, come detto, del 2,2% su anno, l’Ebitda del +4% e l’utile netto adjusted di gruppo (pari a 27,9 milioni) del 2,3%, rispetto al trimestre al 31 luglio 2024 riesposto pro-forma, includendo i risultati della società GreenSun, acquisita nel novembre 2024 ed entrata nel perimetro di consolidamento a partire dal terzo trimestre del 2025, a conferma del ritorno alla crescita organica da parte del gruppo.

«Questo era il trimestre più difficile – spiega Fabbroni -, essendo il primo del piano industriale, ma la risposta del mercato è stata chiara. Nei prossimi anni Sesa sarà focalizzata sull’adozione dei digital enabler quali Cyber, Cloud, Ai e Digital Platform, con opportunità e catalyst concreti. L’Ai, per esempio, vale circa un miliardo di euro in Italia, con una prospettiva di raddoppiare nei prossimi tre anni e di fare da driver di crescita per tutto l’Ict, che ha una dimensione complessiva di oltre 80 miliardi. La percentuale di adozione delle tecnologie Ai tra le imprese è ancora modesta, almeno in Italia non c’è alcun rischio-bolla per questo trend di mercato».

Fonte: Il Sole 24 Ore