
Shadow banking, si annacqua l’inasprimento delle regole
Verso regole più soft per i soggetti finanziari non bancari: il Financial Stability Board ha ammorbidito le proposte per una maggiore trasparenza sui prestiti delle shadow banks e sull’aumento della condivisione di dati transfrontalieri riguardo ai rischi emergenti derivanti dalla leva finanziaria in hedge fund, gestori di asset, assicurazioni e altri soggetti non bancari.
Il rapporto
In un rapporto consegnato al G-20, il Financial Stability Board ha affermato che eventuali standard minimi per le comunicazioni sulla situazione finanziaria delle non-banche saranno sviluppati «in collaborazione con l’industria» e «progettati «per proteggere la riservatezza delle informazioni sensibili».
Le raccomandazioni, che arrivano prima dell’incontro della prossima settimana tra ministri delle finanze e banchieri centrali del G-20, rappresentano il culmine di quasi cinque anni di lavoro su un’area che i regulators, tra cui il presidente del FSB e governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey, hanno descritto come fondamentale per salvaguardare il sistema finanziario globale moderno.
La condivisione
Il rapporto finale dell’FSB ha anche ammorbidito le proposte per una condivisione «proattiva» di informazioni transfrontaliere, per cui il coinvolgimento avverrà solo «quando si determini che ciò possa aiutare a identificare e valutare i rischi transfrontalieri rilevanti».
Le proposte su divulgazioni e cooperazione transfrontaliera sono in una lista di nove raccomandazioni per mitigare future crisi dei soggetti non bancari, come ad esempio quella di Archegos Capital Management, un crack da 36 miliardi di dollari.
Fonte: Il Sole 24 Ore