Si erano sbagliati: assolto dopo 38 anni di carcere (per omicidio)
La riapertura del caso
Gli esami, effettuati su un campione di sperma conservato dalla scena del crimine, rilevano la presenza di un profilo genetico riconducibile a un aggressore non identificato.
Secondo Duncan Atkinson, rappresentante del Crown Prosecution Service, l’analisi del Dna ha mostrato che lo sperma proveniva da un uomo sconosciuto e che «se queste prove fossero state disponibili all’epoca, non sarebbe stata presa una decisione del genere».
Le polemiche non mancano.
«L’assoluzione di Peter Sullivan, dopo quasi quattro decenni di ingiusta detenzione, fornisce un’ulteriore prova del fatto che non ci si può fidare del nostro attuale sistema di appello per identificare e correggere rapidamente gli errori giudiziari», ha chiarito James Burley, rappresentante dell’organizzazione Appeal, che ha contribuito alla riapertura del caso.
Il vero killer
Ma se Sullivan è innocente, allora chi ha ucciso Diane Sindall? La polizia britannica continua a brancolare nel buio.
Fonte: Il Sole 24 Ore