
Si riapre la corsa scudetto. La doppia rimonta del Genoa frena il Napoli. L’Inter è solo a un punto
Ecco, qui il Napoli avrebbe potuto chiudere la serata con un terzo gol che invece, per precipitazione o imprecisione non è arrivato. E il calcio, lo sappiamo, è sempre un po’ bastardo con chi perde l’attimo fuggente. E così il pareggio di Vasquez ha punito il Napoli ridando slancio all’Inter che, due ore prima, si era liberata con una certa facilità di un Torino non propriamente irresistibile. Un Toro bagnato da un diluvio torrenziale. Una bomba d’acqua che, alla fine del primo tempo, ha costretto l’arbitro La Penna a interrompere il gioco per circa sei minuti. Già in vantaggio grazie a un velenoso destro a giro del polacco Zalewski, l’Inter nella ripresa ha liquidato i granata con un rigore di Asllani. Tre punti senza troppi affanni e con un calcolato turn over rimodulato nella ripresa con gli inserimenti di Barella, Calhanoglu e Acerbi.
Un successo in agilità, temporale a parte, che ha permesso ai nerazzurri il temporaneo aggancio in vetta prima del pareggio al Maradona dei partenopei.
Testa a testa finale
E adesso? Adesso a due giornate dalla fine, tutto può ancora succedere. Certo il Napoli, vincendo sempre, avrebbe il destino nelle sue mani. Ma l’Inter, che affronterà prima la Lazio all’Olimpico e poi il Como a San Siro, ha ritrovato carica e morale in un finale, compreso quello di Champions, davvero all’ultimo respiro.
Pronostici? Si possono solo sbagliare, certo per Conte questa è una mazzata pesantissima. Per Inzaghi, anche in vista della sfida con Paris St Germain, è musica celestiale. Il rischio è ddll’Inter è quello di andar fuori giri. Il sogno di centrare una doppietta esaltante.
Meno esaltante invece la lotta per il quarto posto. Lo si è visto per la Juventus che, come il Milan, ama il rischio. L’Imprevisto è sua la regola. Vero che il Diavolo ultimamente, in qualche modo, riesce a spuntarla, ma solo dopo aver visto il precipizio. Come a San Siro con il Bologna, passato per primo in vantaggio grazie ad Orsolini. Il Milan reagisce, ma non gioca mai al cento per cento. La Juventus con la Lazio ha invece buttato via due punti, facendosi riprendere al 96esimo, quando ormai si sentiva nell’urna di Champions. Con l’uno a zero di Kolo Muani, e una Lazio poco reattiva, tutto sembrava propendere per un successo bianconero che avrebbe messo in sicurezza il quarto posto. Invece un sciocco fallo di reazione di Kalulu ha ridato fiato a una Lazio poco convincente, lontana parente di quella squadra che all’andata faceva punti e divertiva.
Fonte: Il Sole 24 Ore