Sicurezza del cibo, l’86% degli italiani ha fiducia nell’industria alimentare

Ricerca e innovazione, dunque, risultano decisive per affrontare le sfide globali legate alla produzione, alla distribuzione e al consumo di alimenti (la riforma dei sistemi alimentari in un’ottica sostenibile richiesta dalla Fao) coinvolgendo tutta la filiera agroalimentare.
Le nuove tecnologie hanno un ruolo chiave anche nel miglioramento della rintracciabilità della filiera alimentare, che può essere supportata dalla blockchain a partire dalle attività in campo. Per questo si parla sempre più spesso di agricoltura di precisione o digitale con le soluzioni innovative nel settore agricolo che stanno trasformando il modo in cui vengono coltivati i prodotti agricoli e le modalità di gestione degli allevamenti.

Avere a disposizione dati precisi e in tempo reale, permette di agire in modo tempestivo sui sistemi agricoli riducendo gli sprechi e prevenendo il diffondersi di sempre nuove fitopatie. In questo sistema complesso, la sinergia tra i produttori e industria di trasformazione costituisce per lo sviluppo sostenibile del sistema agroalimentare e la tutela dei consumatori.

«Grazie alla ricerca e alla tecnologia, negli ultimi anni la sicurezza alimentare è cresciuta e i costi di produzione sono diminuiti, portando sia a significative riduzioni dei prezzi che a una larga diffusione di un’alimentazione completa, varia ed equilibrata – ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso –. Il cibo che oggi è sulle nostre tavole è il frutto di una continua innovazione che partendo dalle migliori tradizioni le arricchisce, affinché arrivino a soddisfare sempre più le nostre esigenze. In questo frangente il governo è consapevole che è richiesto uno sforzo in termini di investimenti per avviare nuovi modelli produttivi in grado di coniugare l’efficienza e la sostenibilità, assicurando il rispetto dell’ambiente senza rinunciare al profitto. In questo percorso il Piano 5.0, con i suoi 13 miliardi a disposizione delle imprese, contribuisce a sostenere la rivoluzione verde e digitale. Inoltre – ha ricordato – insieme al ministero dell’Agricoltura abbiamo dedicato un tavolo al settore agroalimentare che, oltre a essere uno degli ambasciatori del Made in Italy, rappresenta una leva indispensabile all’autonomia strategica nazionale».

«I tecnologi alimentari svolgono un ruolo poco conosciuto ma fondamentale – ha spiegato il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino –, e questo convegno ha voluto porre l’attenzione proprio sulla loro importanza all’interno dei processi di produzione degli alimenti. La tecnologia applicata al settore alimentare ha consentito a tutti di poter accedere a cibi sicuri e certificati, ottenuti attraverso processi di trasformazione delle materie prime rispettosi delle loro qualità nutrizionali e organolettiche. Le tecnologie alimentari e la ricerca scientifica stanno favorendo la transizione verso una filiera agroalimentare di alta qualità che soddisfi i nuovi e sempre più articolati bisogni dei consumatori».

Per il segretario generale del Censis, Giorgio De Rita, «il dato più interessante che emerge oggi è che cresce la fiducia degli italiani nell’industria alimentare nonostante i tanti momenti di crisi. La fiducia riguarda il progresso e l’avanzamento tecnologico dell’industria che si poggia su due basi: la capacità di seguire i cambiamenti degli stili di consumo e una tecnologia in evoluzione rispetto a una domanda sempre più articolata e sofisticata che richiede attenzione, sicurezza e informazione. Gli italiani ritengono che l’industria alimentare sia fonte del welfare privato, una sorta di ammortizzatore privato. C’è una consapevolezza diffusa di come l’industria alimentare, di fatto, sia una delle principali fonti del benessere individuale. L’industria alimentare – ha concluso De Rita – deve avere la capacità di stare al passo con queste dinamiche oltre a garantire agli italiani sicurezza, informazione e una varietà di scelta alimentare».

Fonte: Il Sole 24 Ore