Singapore senza sale: Russell scomodo vincitore, McLaren campione costruttori
Si è conclusa con una noia rara il Gran Premio di Singapore 2025, un’opera cittadina disegnata da Herman Tilke che ha sempre fatto conto su incidenti, safety car o pasticci vari per rimescolare le carte in tavola. Una gara solitamente poco prevedibile, da buona tradizione delle piste cittadine.
E invece no: oggi la pista di Marina Bay replica l’incredibile “successo” della sua sicurezza, senza vedere nemmeno una safety car. Fino a un anno fa la probabilità era del 100%, tanto che si contavano le uscite per edizione: tre per due anni, due per cinque e una per le restanti sette. Nessuna di queste statistiche è stata aggiornata — per il secondo anno consecutivo!
L’esito finale sembrava scritto dai primi giri, con l’unica eccezione delle Ferrari che loro malgrado hanno bruciato un piccolo vantaggio conquistato in partenza da Leclerc, ridimensionato sul finale. Le rosse quindi terminano mestamente seste e settime, esattamente come erano partite, con la sola eccezione dell’inversione fra Hamilton e Leclerc: il britannico, infatti, sabato aveva preceduto il monegasco in qualifica. L’unico piccolo primato che porta a casa la Ferrari in questo inizio di ottobre è la punta velocistica che ha toccato i 315 km/h, uno in più rispetto alla Alpine e due rispetto ad Haas, Aston Martin e Mercedes: una variabile ancora poco valorizzata nelle piste lente ma che con le rivoluzioni regolamentari del 2026 (e le auto più lente in curva) avrà sempre maggiore rilevanza. I quasi 46 secondi di Leclerc e oltre 80 di Hamilton sotto la bandiera a scacchi denotano però una crisi senza fine, con giustificazioni sempre più indigeribili dal pubblico e poca possibilità di riscossa per l’ultima fase dell’anno.
Vittoria scomoda, mondiale costruttori al sicuro
La diciottesima prova del mondiale 2025 è quindi conquistata da Russell, capace di una prestazione maiuscola e magistrale, come già gli era riuscito alla fine della scorsa primavera con il capolavoro del Canada. Centododici giorni dopo, quindi, Russell torna al successo partendo dalla pole position. Pole e dominio: una prova maiuscola per un pilota che, in certi momenti della stagione, sembrava perfino in bilico.
In casa McLaren, terzi e quarti con Norris davanti a Piastri, arriva il decimo titolo costruttori quando devono essere disputati ancora sei gran premi nella stagione. Un successo che arriva per il secondo anno consecutivo, dopo un “digiuno” che durava da decenni. Un pilota sul podio e uno fuori, una piccola riscossa per Norris su Piastri che, tuttavia, resta davanti nel mondiale piloti.
Fonte: Il Sole 24 Ore