«Sospette interferenze russe su gps aereo von der Leyen»
Domenica pomeriggio un presunto attacco di interferenza russa contro la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha disattivato i servizi di navigazione Gps in un aeroporto bulgaro e ha costretto l’aereo del presidente della Commissione europea ad atterrare utilizzando mappe cartacee. Lo riporta il Financial Times. La von der Leyen è impegnata in un tour in Est Europa: la priorità naturalmente è la difesa in chiave anti-russa visto che tutta la regione è interessata dalla minaccia che incombe per le mire espansionistiche russe.
Von der Leyen ha parlato anche dell’uso degli asset russi. “Stiamo riflettendo sui prossimi passi e sul miglior utilizzo di queste risorse, perché una cosa è molto chiara: la Russia, il predatore, deve essere ritenuta responsabile per ciò che ha fatto e deve pagare. Deve pagare per i danni e per l’aggressione. Questo deve essere il principio. E quindi, stiamo valutando un ulteriore utilizzo dei profitti inattesi degli asset russi immobilizzati”, ha detto von der Leyen. “Come sapete, ciò che facciamo in questo momento è prelevare i profitti straordinari derivanti dalle attività russe immobilizzate e li incanaliamo direttamente in Ucraina, per questioni di difesa o per misure di ricostruzione. Finora, 3,7 miliardi di euro sono stati generati da profitti straordinari e altri ne seguiranno regolarmente, ma stiamo anche riflettendo sui prossimi passi e sul miglior utilizzo di queste risorse”. L’uso dei proventi degli asset russi è stato deciso dall’Ue a partire dal 13esimo pacchetto di sanzioni alla Russia. Al momento è allo studio, e atteso a breve, un 19esimo pacchetto di sanzioni su Mosca.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà i leader europei giovedì a Parigi, ha riferito una fonte all’Afp, nel contesto degli sforzi internazionali per mediare la fine dell’invasione russa, durata tre anni e mezzo. “Stiamo pianificando un incontro del genere” tra Zelensky e i “leader europei”, ha detto la fonte, aggiungendo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump “non è previsto per ora”. Un incontro del genere è previsto “per discutere delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e per far progredire la diplomazia, perché i russi stanno di nuovo tirando le cose per le lunghe”, ha detto la fonte all’Afp.
Vladimir Putin intanto parla di Ucraina al vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai: i “continui” tentativi dell’Occidente di coinvolgere Kiev nella Nato sono una delle cause principali all’origine del conflitto in Ucraina”. Putin ha aggiunto: “ la crisi è nata in gran parte a causa del colpo di Stato a Kiev del 2014, provocato dall’Occidente”. La seconda causa, invece, “sono i continui tentativi dell’Occidente di coinvolgere l’Ucraina nella Nato. Come abbiamo ripetutamente sottolineato, ciò rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza della Russia”, ha osservato Putin.
Fonte: Il Sole 24 Ore