
«Sovranità europea a rischio»: l’Ue risponde a Trump sulle cripto
Le proposte di legge sono in genere piuttosto lasche, e provocano il rischio di disallineamento con le regole europee del MiCA (Markets in Crypto-Assets Regulation), entrate in vigore nel 2023. Due le principali differenze con l’impianto regolamentare europeo: da un lato le proposte americane prevedono una remunerazione; dall’altro permettono alle società emittenti di depositare il denaro sui conti della Federal Reserve. I pericoli, agli occhi delle autorità europee, non mancano.
Da speculazione a strumento di risparmio
C’è il rischio di assistere a una modifica della natura stessa delle stablecoins. Non sarebbero più solo uno strumento speculativo – come lo sono attualmente; diventerebbero anche uno strumento di risparmio, e persino uno strumento di pagamento alternativo alle monete tradizionali, tenuto conto del possibile coinvolgimento della Banca centrale americana, prestatore di ultima istanza. Sotto quest’ultimo profilo, l’Unione europea si sta rivelando particolarmente fragile.
Il mercato finanziario in Europa resta frammentato, malgrado una moneta unica e la libera circolazione dei capitali. Le società americane sono state maestre ad approfittarne, offrendo soluzioni paneuropee prima nelle carte di credito (Visa e Mastercard), poi nei nuovi sistemi di pagamento (Apple Pay e Google Pay). Oggi sono pronte a fare altrettanto con le cripto-valute. Il direttore del Meccanismo europeo di Stabilità Pierre Gramegna ha spiegato ieri che a rischio è «la sovranità europea e la stabilità finanziaria».
Peraltro, per le banche europee le stablecoins sono una particolare spina nel fianco. Gli istituti di credito sarebbero aggirati dalle transazioni in cripto-valuta che avverrebbero alle loro spalle. Non potrebbero monitorare il merito di credito dei loro clienti, come invece fanno ora con le carte di pagamento. Non per altro, i dirigenti della zona euro hanno ribadito ieri il loro desiderio di accelerare il percorso verso l’euro digitale, uno strumento che potrebbe servire a contrastare le stablecoins in dollari.
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Fonte: Il Sole 24 Ore