Spettacolo dal vivo, dal Mic oltre 10,5 milioni per le periferie

Spettacolo dal vivo, dal Mic oltre 10,5 milioni per le periferie

Quella che è interessata dal provvedimento del Mic è l’Italia che non sta sotto i riflettori. Quella dei margini, delle piazze dimenticate, dei teatri chiusi e delle scuole di danza con i muri scrostati. È lì che il Ministero della Cultura vuole accendere i suoi fari: con un decreto appena firmato, il ministro Alessandro Giuli ha messo sul tavolo oltre 10,5 milioni di euro per portare spettacoli dal vivo nelle periferie delle 14 città metropolitane italiane.

Un investimento, spiegano dal Mic, «per promuovere inclusione sociale, riequilibrio territoriale e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso le arti performative». Una frase che suona burocratica solo finché non la si traduce in immagini: palcoscenici mobili nei quartieri popolari, concerti nei parchi, danza nei cortili delle scuole.

Le città coinvolte sono tutte le grandi d’Italia: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Di questi fondi, 9 milioni e mezzo arrivano dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, mentre un milione deriva da residui di bilancio recuperati e reinvestiti.

Il progetto sarà gestito dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, insieme alla Direzione generale Spettacolo. Il denaro non sarà distribuito a pioggia: ogni Comune avrà una quota fissa e una proporzionale alla popolazione residente, e potrà stringere accordi con la propria città metropolitana per allargare la rete degli interventi.

Fonte: Il Sole 24 Ore