Spirit Airlines in «Chaper 11» per la seconda volta

Spirit Airlines in «Chaper 11» per la seconda volta

La seconda procedura fallimentare per la compagnia americana ultra-low cost Spirit Airlines che ha fatto di nuovo ricorso al «Chapter 11» in meno di sei mesi, sta ridisegnando i cieli americani spingendo i suoi concorrenti ad andare ad occupare le sue rotte. Spirit non è ancora fallita, anzi ha assicurato che continuerà a fare volare i suoi aerei, senza lasciare a terra i suoi passeggeri. Il vettore ha, infatti, ricevuto l’approvazione del Tribunale per la continuazione della sua attività, ma sono pochi quelli che credono in un suo futuro.

Non è un caso che il suo diretto concorrente Frontier Airlines ha visto salire le sue azioni del 15% in una seduta dal momento che in caso di fallimento di Spirit, Frontier potrebbe allargare la sua quota di mercato andando ad erodere quella del concorrente. Già ora Frontier Airlines e Spirit Airlines hanno una sovrapposizione di circa il 35% delle loro rete e non è casuale. Frontier si sta preparando da tempo a entrare nei mercati di Spirit con la sua struttura a costi più bassi e crescente densità di rete. Gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato la raccomandazione a «buy» convinti che Frontier possa assorbire la domanda pur mantenendo i margini.

Anche United Airlines sta approfittando dei problemi finanziari di Spirit Airlines, andando a rafforzare la sua presenza nei mercati principali del vettore low cost in fallimento. United inizierà a vendere i biglietti per i nuovi voli verso 15 città in cui opera Spirit perché «se la compagnia dovesse sparire i suoi passeggeri potranno avere un’altra opzione», ha detto il vice presidente di United.

I problemi di Spirit sono peggiorati da quando è uscita dal «Chapter 11» all’inizio di quest’anno probabilmente troppo presto. Nel report dei risultati del secondo trimestre, la compagnia aerea ha rivelato di aver perso quasi 257 milioni di dollari da metà marzo fino alla fine di giugno, nonostante in precedenza avesse previsto un utile di 252 milioni di dollari per l’anno.

Fonte: Il Sole 24 Ore