«Sponsor sul palco per condividere storie»

«Sponsor sul palco per condividere storie»

Da ormai 26 edizioni è uno degli appuntamenti clou dell’estate dei concerti: sui palchi di piazza Napoleone e delle Mura Storiche hanno suonato da Bob Dylan ai Rolling Stones, da Stevie Wonder a Elton John, solo per citarne alcuni. Ma il Lucca Summer Festival potrebbe arrivare ad avere un title sponsor? «È un’idea a cui stiamo lavorando per la prossima edizione. Abbiamo avuto diverse proposte in questi anni, nessuna ci ha veramente convinti. Stavolta è diverso: stavolta c’è un dialogo in corso con un marchio internazionale molto importante». A parlare è Mimmo D’Alessandro, patron di D’Alessandro & Galli, storica agenzia di promoting specializzata in grandi del rock e organizzatrice dell’evento che, per il 2025, propone un cartellone di 19 concerti che spazia da Jennifer Lopez a Nick Cave, passando per Alanis Morissette, Bryan Adams e i Simple Minds. Un’offerta da oltre 100mila biglietti venduti. Ma D’Alessandro è stato anche un innovatore nelle formule di coinvolgimento delle imprese investitrici: basti citare il format Telecomcerto che, dal 2003 al 2007, portò gratis ai Fori Imperiali da Paul McCartney a Simon & Garfunkel, grazie al sostegno dell’allora Telecom Italia.

Com’è cambiato, rispetto ad allora, il rapporto con gli sponsor?

«Prima, se vuoi, era più semplice: giravano più soldi e la preoccupazione dell’inserzionista era apparire su uno striscione nei pressi del palco. Adesso, tanto per cominciare, hai più concorrenza: oltre alla televisione e alla radio, c’è anche Internet, le aziende hanno una pluralità di opzioni per investire. Devi quindi condividere il progetto, costruire una vera e propria storia. Più faticoso, ma forse anche più divertente».

A Lucca, per esempio, ci sono spazi in cui le aziende si raccontano attraverso i loro prodotti. Un format non troppo diverso da quello che è diventato Casa Sanremo…

Fonte: Il Sole 24 Ore