Spreco alimentare: l’Italia migliora ma è ancora sopra la media Ue

Spreco alimentare: l’Italia migliora ma è ancora sopra la media Ue

Ogni cittadino italiano spreca in media 555,8 grammi di cibo ogni settimana (-18,7% rispetto al 2024), ovvero oltre 28,9 kg l’anno. Il dato, in calo di 95 grammi rispetto al 2015 , mantiene però l’Italia sopra la media europea e lontana dal traguardo di 369,7 grammi settimanali fissato per il 2030. La proposta di revisione della Direttiva europea rifiuti – in fase di definizione legislativa – prevede infatti la riduzione del 30% degli sprechi nella ristorazione, nel commercio e nei nuclei familiari e del 10% nell’industria alimentare rispetto alla media 2021-2023.

Guardando agli altri Paesi europei, la Germania si assesta a 512,9 grammi, la Francia a 459,9, la Spagna a 446,5 e i Paesi Bassi a 469,5. I numeri arrivano dal rapporto Waste Watcher International, presentato ieri a Roma in previsione della sesta Giornata internazionale di consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari del 29 settembre. L’indagine si basa sul comportamento degli italiani nel mese di agosto 2025, attraverso l’indagine promossa dalla campagna pubblica Spreco Zero con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna, elaborati da Ipsos.

Il Centro Italia è l’area più virtuosa, con 490 grammi di scarti a settimana, il Nord sale a 515, mentre il Sud resta fanalino di coda, con 628 grammi. Le famiglie con figli risultano le più attente (-17%), così come i residenti dei grandi comuni (-9%).

Il quadro internazionale

Fonte: Il Sole 24 Ore