
Startup, l’italiana Exein raccoglie 70 milioni per portare la sicurezza IoT su scala globale
La startup italiana Exein, che offre soluzioni di cybersecurity integrata nei dispositivi connessi, che nell’era dell’IoT sono praticamente tutti, ha raccolto 70 milioni di euro in un round di finanziamento di serie C. La raccolta è stata guidato dal fondo di Venture Capital inglese Balderton, con Supernova e Lakestar, con la partecipazione degli investitori esistenti 33N, l’italiana United Ventures e Partech.
A gennaio l’azienda, nata nel 2018, aveva annunciato un grosso accordo con MediaTek, tra i più grandi produttori di chip: oggi Exein protegge oltre un miliardo di dispositivi nel mondo attraverso altre partnership con Supermicro, Kontron, SECO e AAEON, e secondo indiscrezioni presto ne arriveranno altre.
«Per noi la soddisfazione più grande è essere diventati una realtà internazionale partendo da Roma. Il 50% del nostro fatturato arriva dalla regione Apac (Asia-Pacifico), poi il 30% dagli Stati Uniti e il 20% dall’Europa. E dentro a quest’ultimo 20%, il 30% lo realizziamo in Italia – spiega Gianni Cuozzo, fondatore e ceo di Exein -. La nostra ricerca è a Roma, dove lavorano una cinquantina di persone, ovvero la metà del gruppo. Le altre sedi sono in Germania, San Francisco (Usa) e Taipei (Taiwan)».
L’azienda ha sviluppato un insieme di soluzioni che integrano funzionalità avanzate di sicurezza all’interno dei device connessi, con un rilevamento delle minacce in tempo reale potenziato da intelligenza artificiale in settori come infrastrutture critiche, semiconduttori, energia, automotive, sanità e robotica.
Il nuovo capitale sosterrà i piani di espansione globale dell’azienda, con un focus su Stati Uniti, Giappone, Taiwan e Corea del Sud, oltre a rafforzare l’Europa. «Questo round ci servirà per strutturare in modo più solido le operazioni sales, soprattutto all’estero – continua -. Vendiamo alta tecnologia ed è necessario quindi avere una struttura di supporto che faciliti l’integrazione della nostra tecnologia presso i nostri clienti. C’è anche un’acquisizione in vista. In genere l’Italia è vittima di acquisizioni, noi invece stiamo correndo molto e vogliamo invertire la tendenza».
Fonte: Il Sole 24 Ore