
Stellantis, consegne in aumento del 13% nel terzo trimestre dell’anno
Le stime sulle consegne di Stellantis nel terzo trimestre dell’anno rivelano un recupero dei volumi del 13%, con 1,3 milioni di veicoli destinati alla rete, ai distributori o ai clienti finali e alle flotte. L’incremento è in larga misura attribuibile al Nord America, ma le consegne sono cresciute anche in Europa.
Il Nord America ha registrato un andamento in forte rialzo, con una crescita delle consegne di circa 104mila unità rispetto allo stesso periodo del 2024, più 35% su base annua. Le consegne hanno compreso anche i Ram 1500 con motore HEMI® V-8, uno dei nuovi modelli lanciati dalla casa automobilistica guidata da Antonio Filosa. «Questo significativo miglioramento riflette principalmente i benefici di una normalizzazione nella dinamica delle scorte, rispetto alle iniziative di riduzione delle stesse nell’anno precedente che avevano ridotto temporaneamente la produzione» sottolinea il Gruppo in una nota.
In Europa, le consegne del terzo trimestre sono aumentate dell’8%, pari a circa 38mila unità. «Questa crescita è stata determinata principalmente dall’avvio della produzione di quattro recenti modelli su piattaforma “Smart Car” del segmento B, Citroën C3, Citroën C3 Aircross, Opel Frontera e Fiat Grande Panda» sottolinea Stellantis. Si tratta di modelli che non erano in produzione nel 2024 e che hanno fatto crescere i volumi, parzialmente compensati però dal calo delle consegne di veicoli commerciali leggeri.
Nelle altre regioni di Stellantis, le consegne sono cresciute complessivamente di 10mila unità nette, pari a un aumento del 3% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto all’aumento del 21% in Medio Oriente e Africa, parzialmente compensato da un calo del 3% delle consegne in Sud America. «L’aumento di 16mila unità delle consegne in Medio Oriente e Africa riflette principalmente gli incrementi in Algeria, dove la produzione locale di modelli Fiat è in espansione, nonché gli sviluppi positivi del mercato in Turchia e in Egitto».
Fonte: Il Sole 24 Ore